Ensemble Progresivo ‘Hesitancy’

(Creative Sources 2014)

Fra composizione e spazi di libera improvvisazione.
Dal 2007,
su un’idea dello spagnoloRicardo Tejero (sax alto e
tenore/clarinetto).
Un quintetto che bada al sodo, non
incespicando mai in eccessi cervellotici.
Vien da dire che non
potrebbe esser altrimenti, vista la caratura del quintetto con base a
Londra.
Che include, oltre all’ideatore del progetto, il
brasiliano Marcio Mattos (violoncello, contrabbasso ed
elettronica, un percorso straordinario il suo, una vita spesa
nell’evoluzione dell’impro), Adrian Northover al sax alto e
soprano (che molti ricorderanno nei grandi Remote Viewers),
Roberto Sassi all’elettrica (Cardosanto e un presente
nei notevole e zigzaganti Vole), Alison Blunt al
violino (scovate il duo con Gianni Mimmo e poi mi
direte).
Strutture fluide ed intriganti, cameristiche e basate su
progressioni combinatorie numeriche.
Percorsi descrittivi e
coesione massima.
Deragliamenti e corrosioni, chiari di luna ed
adorabili ciondolamenti notturni.
Provengon tutti dall’esperienza
della London Improvisers Orchestra e, questo lavoro è
da ascoltare e riascoltare.
Bravissimi!

Voto: 8

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