Gabriele Dadati ‘Sorvegliato dai fantasmi’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Loprete

marcoloprete@libero.it

Charles Manson che rilascia una dichiarazione processuale sulla strage di Cielo Drive. Un venticinquenne che dal carcere scrive una lettera ad una ragazza interrogandosi sul significato dell’anima. Un uomo che vuole uccidere Max Pezzali perché le ha portato via la sua donna. Un altro ossessionato da un incubo ricorrente e dall’idea che nessuno esista all’infuori di lui. Un poliziotto alle prese con una moglie malata ed un misterioso serial killer. Un medico e la sua ragazza che si preparano all’avvento dell’Apocalisse.

Questi ed altri ancora i protagonisti dei racconti di Gabriele Dadati, che con questo splendido “Sorvegliato dai fantasmi” è alla sua seconda pubblicazione, dopo l’esordio del 2004 “Quando saremo veri”. Una precisazione: l’opera è stata scritta dall’autore quando aveva venti-ventuno anni e pubblicata per la prima volta nel 2006 dalla Pequod. In quest’ultima edizione curata dalla Barbera, i racconti sono stati riediti con piccolissime correzioni rispetto agli originali e soprattutto il testo è stato integrato di una storia, “Alcune cose tremendamente sbagliate” che in origine era rimasta esclusa.

Un’iniziativa sicuramente meritoria, questa, perché consente di apprezzare, a coloro che se lo fossero persi prima, uno dei più interessanti giovani autori italiani, capace di tratteggiare con una prosa raffinata e mai banale, microcosmi di solitudini e disperazioni quotidiane, senza scivolare mai nel clichè, ma sforzandosi sempre (e riuscendoci) di proporre al lettore situazioni originali, sorprendenti (si legga, ad esempio, lo splendido racconto “Apocalisse”, che chiude significativamente la raccolta), caratterizzate anche da una notevole capacità di introspezione psicologica (“Vittorio si è scavato una nicchia”, “Portacenere”, “L’avventura di due sposi”).

Ci auguriamo che Dadati continui su questa strada. Ha davvero i mezzi per diventare un grande della narrativa italiana.