David Kitt ‘Not fade away’

(Dublin Discs 2006)

A tre anni di distanza dal poco fortunato “Square 1”, torna a farsi sentire con un nuovo album David Kitt, cantautore irlandese comparso sulle scene al principio di questa decade distinguendosi immediatamente per la curiosa trasversalità della miscela sonora proposta con l’ep d’esordio, ‘Small moments’, e la prima prova sulla lunga distanza, ‘The big romance’.
Se la ragione dello scarso gradimento da parte del pubblico nei confronti di “Square 1” stava nell’avere David Kitt tralasciato l’originale e piacevolmente spigolosa combinazione di folk, pop, elettronica e rumore degli inizi in favore di arrangiamenti tendenzialmente orchestrali e di un suono marcatamente massimalista, con il nuovo “Not fade away” il Nostro dimostra avere invece fatto prontamente ritorno alle origini.
Avevamo già intuito che l’esperienza di “Square 1” appartenesse ormai al passato in occasione della comparsa della raccolta di covers “The black and red notebook” del 2004; ora “Not fade away” ce ne dà conferma in modo inequivocabile.
Fin dalle prime note del brano di apertura One clear way torna a risuonare quella sottile melanconia un po’ agreste (nelle chitarre) e un po’ urbana (nelle trame elettroniche di sottofondo/contorno), che tanto ci aveva affascinato quando anni addietro ci eravamo imbattuti per la prma volta nella musica di David Kitt), la quale pervade poi le successive, delicate Grey day, Sleep e Nothing else, lasciando infine spazio alle atmosfere bucoliche di Guilty prayers, pointless ends e With you.
Purtroppo, a rovinare quella che avrebbe potuto essere la definitiva consacrazione del Nostro, si intromettono la scioccamente punkeggiante I know the reason, imbronciata e impacciata, e il goffo e scontato funkeggiare di Don’t fuck with me, brano che si fa notare più per la banale irriverenza del titolo che per altro.
L’appuntamento con il capolavoro è rimandato, tuttavia possiamo senza dubbio accontentarci di vedere nuovamente sulla retta via una delle figure più curiose e intelligenti del cantautorato contemporaneo.

Voto: 7

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Autore: a.crestani@yahoo.com