Craigh Thompson ‘Blankets’

Una Storia A Matite.

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

Di Craig Thompson Kathodik ne aveva già parlato nelle passate webpagine, in particolare questa. Si trattava del suo esordio su carta disegnata, un semplice e breve racconto già indice di un genio versatile e vero. Ora ritorniamo sul nostro uomo con questo mastodontico romanzo di formazione in bianco e nero intitolato ‘Blankets’. Un capolavoro senza se e senza ma, diciamolo fin dall’inizio per sgomberare il campo ad equivoci, vincitore di svariati premi internazionali, tradotto proverbialmente in Italia grazie alla Coconino Press attenta ai nuovi autori/disegnatori/architetti del racconto per immagini, un volume di circa seicento pagine e un’autobiografia a fumetti che racconta quasi giorno per giorno l’infanzia dell’autore nella dura realtà del Wisconsin, la difficile crescita e maturazione, la realtà repressiva e ostica della quotidianità in una famiglia/comunità votata all’assoluta ed intransigente/integralista fede cristiana e la paradossale possibilità di fuga e di libertà offerta dalle nuvole parlanti, in questo caso chiaramente arte sequenziale=vita raccontata e trasformata/disegnata in tutto e per tutto. Con cura puntuale e una narrazione chiara e diretta e l’utilizzo preciso e mai banale del flashback  il tono della narrazione passa attraverso e oltre i vari registri linguistici tra lo scherzoso e il drammatico mentre nelle pagine scorre il racconto del primo amore del nostro con tutti i particolari e le sensazioni, i pensieri, le riflessioni. Le storie parallele=vite delle rispettive famiglie si alternano al suo rapporto/incontro con il fratello rispetto al disegno, metafora e specchio riflettente del loro comune esistere. I vari tasselli alla fine risultano incastonati  alla perfezione in un corale e quotidiano oltre che necessario e bellissimo manuale di crescita esistenziale/romanzo disegnato. Da avere.