Invisible Barrier

“INVISIBLE BARRIER”

autore: Christoph Heemann

etichetta: Extreme

anno di pubblicazione: 1993

con: Christoph Heemann.

Invisible Barrier (Unsichtbare Barriere) è il primo disco solista di Christoph Heemann, un musicista seminale che ha dato vita ai gruppi Hirsche Nicht Aufs Sofa, Mimir e Mirror, e della cui arte – o del cui mestiere – si sono serviti Organum, Illusion Of Safety, Current 93, Merzbow, Jim O’Rourke e altri nomi illustri. Quindi si tratta di uno dei maestri dell’elettronica contemporanea, il cui nome può essere accomunato a quelli di Steven Stapleton e Ralf Wehowsky. Nei suoi collage dadaisti confluiscono musica concreta, elettronica, dark ambient, noise, minimalismo e rock cosmico. La passione per il cinema lo porta spesso a concepire le composizioni come colonne sonore immaginarie, sia di film inesistenti che di film reali (in realtà ha anche collaborato con il regista underground Bruce Gottlieb), e in tale ottica molti dei suoi lavori sono ispirati dall’opera di alcuni registi: Alain Resnais, Louis Malle, Andrej Tarkovskij…. Altre volte il suo interesse sembra spostarsi verso la paesaggistica sonora, e anche in questo caso sarebbe utile fare la distinzione fra l’immaginario e il reale, non fosse che entrambe le situazioni lo coinvolgono. In questa occasione, stando ai titoli e alle immagini di copertina, l’ispirazione proviene da titanici spettacoli naturali, quali sono la grande barriera corallina in Australia o l’Half Dome nella Yosemite Valley. La musica, in sintonia con ciò, ha qualcosa di maestoso, misterioso, esoterico, criptico…. Nebulose di oscurità esplodono a tratti in flash policromi mentre perturbazioni d’alta quota scivolano lentamente nel vuoto. Un grande disco… e un grande musicista da (ri)scoprire. Dispiace davvero che il suo nome rimanga sottovalutato rispetto ai tanti per cui ha rappresentato un’ispirazione.