R.U.N.I. ‘La Zuccha Polmonate’


(Bar La Muerte, Wallace, Beware/Audioglobe 2002)

Non so più come giustificarmi. Lo rifaccio di nuovo. Lo rifaccio di nuovo.
Qualcuno prima o poi pretenderà delle spiegazioni. Magari uno che mi ferma mentre mi sto facendo i cazzi miei camminando per strada testa bassa come al solito: “Oh tipo che cazzo c’hai a casa tutti dischi dell’anno? Neanche uno ne stronchi?”
Io balbettando mi girerò cercando l’interlocutore a cui si rivolge il losco figuro, poi non vedendo altre possibilità: “Chi… io? Io? Ma gu-guarda ch-che ti sbagli… quelle sono cose che succedono al alle… quelle insomma coooose che escono in edicola… io io… a me piacciono davvero… non so quanto giochi anche… anche autosuggestione… che ne so… io.. ti giuro… guarda se non mi cr…”.
Intanto il tipo se ne è andato voltandomi le spalle pronunciando un “tse” fumettistico con tanto di gesto alla… “ma vaaava”.
“Ooooooh gesù cristo se ti dico che mi piace… porc… aoh cristo vieni qua a discutere vieni… te-te-testa di cazzo… vien qua…”.
Vabbè poi subirei il solito pestaggio e chi s’è visto s’è visto. Tanti saluti.
Beh avete capito! Capito come vanno le cose. No?
Visto che sto cd mi piace, anche parecchio, e voi siete nelle vostre casette lontane lontane… da me… e magari non avete neanche letto altre mie recensioni. Ecco… finalmente posso dire la mia
AOH IO CI IMPAZZISCO DIETRO A DISCHI COSI’!!CAPITOOO???
Chiarito!
Uff.
Bene ora possiamo passare ad altro che non siano le solite formalità. Passiamo al succo.
“la zuccha polmonate” è una collezione di remics (in runesco) da “Il cucchiaio infernale” realizzati da amici, compagni, conoscenti, simpatizzanti dei R.U.N.I..
E…non ce n’è uno brutto.
Io me lo ascolto per intero, periodicamente, da un po’. E non perdo interesse.
Quindi… o mi sto rincoglionendo precocemente oppure è proprio bello sto cd (come avrete capito io avallerei la seconda ipotesi…. anche se non posso escludere di perdere una tantum neuroni fottuti, persi sui microsolchi di un qualche cd venuto da dio sa dove contenente dio sa cosa, con buona pace di satana).
Picchi nell’ascolto da segnalare: Clinigrillo degli stessi R.U.N.I. con voce affidata a uno di quei vecchi cosi in plastica rossa che sfornava la Texas Instrument (sbaglio?), Tenere le bottiglie, buttare il fruscio di Bugo che mi costringe a risolini isterici e avvolge in citazionismi e samples contornati da principeschi falsetti, Resti umani azerotrentaquattrificati di A034 sublime loop minimo e riverberazioni di tastiere metalliche, AeR.U.N.I. mics (fanatremix) di Aerodynamics campione-loop bicassa con arpeggio post. Dolce dolce harshing e cutup finale per OvO. E onore per tutti gli altri Pin Pin Sugar (da tenere d’occhio), Mirko Spino che stavolta campiona looppa oltre cha appoggiare il lavoro dei nostri, A Short Apnea, Rollerball (deliziosi), Mutables e Tasaday.
Insomma, vi piacciono i R.U.N.I. ma volete qualcosa di diverso sullo stesso registro filtrato da personalità eterogenee?
Compratevi questo cd e tenete d’occhio i resti umani, ne hanno di sorprese in serbo.

Voto: 9

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