AA.VV. ‘Beyond the Sound’

Una “raccolta di nuova ambient-electronic music dall’italia” sono le parole con le quali questo cd si autodefinisce nel retro-copertina.
Elettronica e ambient.
Significanti senza significato al giorno d’oggi?
Forse.
Significati che si ridefiniscono ad ogni ascolto, ad ogni recensione. Sicuramente.
Mi piacerebbe chiarire che le abilità elettroniche dei componenti il progetto si estende fino ad autoprodursi completamente o con l’ausilio di pochi esterni.
E questo é già molto.
Questo é un punto al quale, con le possibilità offerte dallo sviluppo elettronico attuale, tutti dovrebbero arrivare.
Saltare direttamente anelli della catena produttiva.
Per arrivare… dovunque ci si prefigga di arrivare.
E una nuova (?) caratterizzazione della parola elettronica l’abbiamo sfornata.
Musica d’ambiente.
In questo caso é l’ambiente stesso che dà musica. Concetto affrontato e sviluppato già da altri, ma in contesti ben più esotici (penso ad un Alan Lamb o ad un Francisco Lopez).
Qui si sente l’aria di ambienti più familiari, ma rappesentati con un interessante sfasamento espressivo rispetto al normale oscillare dei pensieri.
Un nuovo racconto di quello che vediamo ogni giorno, o forse di quello che non vediamo.
Buone intuizioni.
Su tutte Nimh con il suo viaggio metropolitano a bassissima frequenza (campionamenti sul campo con ronzio-synth che fagocita il resto).
Kar con resonance e riverberi di materiali trattati.
Anofele con feedback di lfo su dente di sega che si stempera in campionamenti.
Il resto é contorno, a tratti piacevole, a tratti già sentito o poco mirato.
Aspettiamo la prova successiva, quando non avremo più ambient o elettronica come termini da ridefinire ma altre parole.
La connotazione, sia in musica che in altri campi é fonte di nuovi stimoli.
Preferisco non riuscire che ridefinire.

Voto: 7

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