Intervista a Paolo Francesco Visci, direttore dell’IndieRocket Festival di Pescara

Questa volta, con Paolo Francesco Visci, inizio una serie di interviste a direttori artistici di Festival, in giro per l’Italia, che mi interessano e che secondo me si approcciano alla Musica in maniera caratterizzante, provando a dare, nei tempi naturalmente limitati della durata della manifestazione, un loro punto di vista peculiare sulla musica contemporanea. Questo filone fa parte del tentativo, in continuo divenire, che sto cercando di portare avanti di fornire una “kathodika” mappatura del fare, vivere, ascoltare, parlare di musica in questi tempi. Sotto questa ottica potete vedere come si colleghino idealmente le mie interviste agli artisti, alle label, alle case editrici, ai centri di ricerca, alle webzine, blog, magazine, che potete trovare su Kathodik.
Tornando a noi e a quest’intervista, l’IndieRocket è un festival che si tiene nella città di Pescara, in Abruzzo, che combina con naturale facilità vari generi come Pop, Elettronica, Ambient, Dance, Afrobeat, Techno, e chi più ne ha più ne metta, facendo sempre valere il suo punto di vista e conoscere “musica nuova”. Ne ho parlato con il direttore artistico Paolo Francesco Visci, che, come vi racconterà, da vent’anni si (s)batte insieme all’associazione di promozione sociale di cui fa parte, per portare nuovi suoni in città.

Prima di tutto, buon compleanno IndieRocket!

Veniamo all’intervista e iniziamo dall’origine, come è nata l’idea del Festival, 20 anni fa?

L’IndieRocket è nato in maniera spontanea e naturale tra il 2002 e il 2003, dopo una stagione ricca di concerti organizzati in quegli anni.
Diciamo che a Pescara in quegli anni tra Radio Città (Popolare Network), Screamadelica (il negozio di dischi riferimento della nostra cricca), e la neonata Associazione Movimentazioni c’era molto fermento e voglia di fare. Eravamo tutti un po orfani dei tanti concerti e dei vari festival organizzati nei 10-15 anni precedenti, la mia agenzia di booking all’epoca si chiamava Indie:Rocket. Va da sé che in una piccola città di provincia ci sono sempre un insieme di realtà che si intersecano. Ogni persona svolgeva più ruoli e faceva parte di più gruppi e ci siamo buttati.

Come è strutturata attualmente l’organizzazione del Festival? Quante persone ci lavorano? Quanti volontari?

Il cuore pulsante è composto da 3 persone, che coordinano un’associazione di promozione sociale composta da 20 persone, nei 2/3 mesi precendenti il festival lavoriamo in 7/8 persone, ma tra volontari e tecnici arriviamo ad essere più di 70 persone.

Quando iniziate a pensare e programmare al cartellone del festival?

Di solito verso Novembre / Dicembre.

Parco Ex Caserma di Cocco

Come viene effettuata la selezione degli artisti e artiste?

Top secret.

Volgendo uno sguardo indietro, quali sono state secondo voi le edizioni più caratterizzanti?

Il nostro ritorno al Parco nel 2015 sicuramente tra le più emozionanti, una delle mie preferite quella del 2017 con FUJIYA & MIYAGI, CLINIC, DENGUE DENGUE DENGUE!, PEAKING LIGHTS, KIKI HITOMI, ARBOURETUM, FINE BEFORE YOU CAME, EL BÚHO, UMOJA!
Anche quando abbiamo fatto nel 2019 Miss Bolivia e Gnucci e le abbiamo fatte ritrovare tutte insieme sul palco appassionatamente è stato splendido. Ma tutte le edizioni sono state magiche per qualche motivo.

Quelle con un maggior riscontro di pubblico?

Sicuramente le edizioni del 2009 e 2010, le prime al Parco dell’Ex Casema di Cocco ad ingresso gratuito; davvero un mare di persone, probabilmente sulle 15.000 ad edizione. Erano altri tempi.

Grazie al festival, tempo fa tu, Paolo Francesco Visci, come direttore artistico, sei stato invitato a parlare di questa esperienza in un convegno in Sud America. Mi racconti questa esperienza? Come è nata? Come è stato “esportare” all’Estero il Festival?

All’epoca il management dei Dengue Dengue Dengue con i quali lavoravo e lavoro come agente Italiano ha pensato di invitarmi a partecipare a “Corriente – Encuentro Internacional de Actores de la Música” a Lima in Perù.
E’ stata una splendida esperienza, è stato utilissimo per conoscere addetti ai lavori e nuovi amici con i quali collaboro ancora.
Il mio panel era dedicato al mondo del management in Europa e non ho lesinato critiche verso nessuno ;).
Il Perù è un Paese incredibile che mi è rimasto scolpito nel cuore.

Usate i social per promuovere e documentare il festival? Se sì quali preferite? Li ritenete strumenti necessari per aiutare a conoscere il Festival?

Usiamo prevalentemente Facebook e Instagram, non possiamo farne purtroppo a meno. Anche se abbiamo molta nostalgia dei tempi in cui passaparola, flyer e pubblicità sulle riviste musicali erano il mezzo principale per promuovere un evento.

 

Come viene recepito il Festival dalla città di Pescara? Siete radicati sul territorio? Avete stabilito un rapporto con la regione Abruzzo?

L’IndieRocket è ormai una piccola istituzione per tantissimi appassionati di musica pescaresi e abruzzesi. Lo dimostrano anche i tantissimi volontari che ci contattano ogni anno, le piccole aziende che ci supportanto, e i nostri fornitori appassionati e solidali con noi.
Con la politica locale le cose non vanno altrettanto bene ma abbiamo certamente imposto la nostra presenza nel panorama degli eventi regionali.

 

Una riflessione, il festival fa parte o ha fatto parte di network nazionali e internazionali? Per fare un confronto penso al festival internazionale di cinema e documentario a tema musicale ‘Seeyousound’ che aderisce al Music Film Festival Network https://mffn.org/

Siamo membri di Italian Music Festivals, insieme ad APOLIDE, DANCITY, FARM, GENERA, JAZZ:RE:FOUND, LINECHECK, LOCUS, RICCI WEEKENDER, ROBOT, SPRING ATTITUDE e tanti altri. Italian Music Festivals è un’associazione che mette in rete, rappresenta e promuove alcuni festival italiani di musica contemporanea e attuale, dal jazz all’elettronica, dalla musica black all’EDM.
Siamo in ottima compagnia, visto che sono i festival che ci piacciono di più in Italia.

Dal presente al futuro: state già iniziando a pensare a qualche nome per il 2024?

Abbiamo delle idee, ma tempo al tempo. Per ora ci concentriamo sul festeggiare i 20 anni!

Link: IndieRocket Festival Home Page

Link: IndieRocket Festival Facebook Page

Link: IndieRocket Festival Instagram Profile