BSBLOrk Brasilia Laptop Orchestra “10 yEars aLive”

(Public Eyesore 2022)

Sembra che stiamo parlando di una vera e propria istituzione della musica sperimentale brasiliana, perché nell’indagare quelle poche informazioni presenti sul web riguardo la Brasilia Laptop Orchestra si appura che tale realtà in tanti anni di attività ha conseguito non pochi successi nel panorama contemporaneo di quel paese. Altro fattore scoperto è l’aver inseguito un modus operandi che li ha portati ad essere con costanza un’entità multiforme, in perenne mutamento di line up e di ricerca sonora, interagendo a seconda delle occasioni anche con performer acustici e con compositori conterranei. Il nome del gruppo, lo capite benissimo da soli, è alquanto chiarificatore: abbiamo a che fare con smanettatori elettronici duri e puri; il loro sound è un’amalgama di armonie digitali quasi sempre oscure e introspettive, a tratti anche glitch-ose che potrebbero senza troppa fatica far pensare a determinati materiali sia dei Coil quanto dei Clock DVA in astinenza dall’apparato ritmico. Il cd in questione per Public Eyesore è una occasione per festeggiare i 10 anni di attività, accorpando 11 set / improvvisazioni dal vivo fatte nell’arco temporale della loro esistenza. Si parte dal 2012 e si appoda al 2021.
Sinceramente non sono rimasto piuttosto entusiasta dal sound generato e anche se loro fanno di tutto per sugellare un mix di suoni dal carattere eterogeneo ho trovato il tutto, dopo ripetuti ascolti, piuttosto monotono. Se uno ha masticato un pò di industrial, un pò di EBM dei gloriosi ’80, e anche un pizzico di glitch troverà l’ascolto rigido, sbiadito e capace anche di cagionare qualche sbadiglio. Abbiamo una scaletta che menziona momenti di ambient isolazionista con frangenti di aleatoria elettroacustica, come nel caso di Impromptu Holofractal #20 dove si percepisce al termine un suono di tromba alla Markus Stockhausen. Per il resto il consiglio è quello di ascoltarlo come se si stesse leggendo un romanzo scritto col flusso di coscienza, quindi senza badare troppo alla razionalità. Di sicuro resta il fattore positivo di aver conosciuto una realtà dedita alla sperimentazione proveniente da un paese che poche volte ci è dato di incontrare quando si parla di suoni non conformi.

Voto: 6/10

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