Federico Guglielmi ‘Be My Guru’

Se uno pensa al punk rock australiano i primi nomi che gli vengono in mente sono i Saints e i Radio Birdman. Poi la memoria si sposta su contaminazioni tra generi musicali e sovviene alla mente Nick Cave, negli esordi Birthday Party, e poco altro. E’ quindi con piacere che questo libro di Federico Guglielmi, una delle firme più conosciute e importanti della critica musicale italiana, arriva nelle mani kathodike per poterne parlare. Guglielmi recupera il suo passato di ascoltatore di queste “lontane” sonorità, riattualizzandolo per l’occasione e recuperando le recensioni e gli articoli pubblicati negli anni per svariate riviste musicali come Mucchio Selvaggio, Rumore, Rockerilla. Inoltre ci aggiunge articoli preparati appositamente per l’occasione, che si amalgamano con gli altri e forniscono uno spaccato “aggiornato” sulla scena punk-rock, neopsichedelica, garage degli anni ‘80 del continente australiano e neozelandese. Alcuni di questi nomi, esempio random The Go-Between, Hoodoo Gurus, Died Pretty, Triffids, sono stati periodicamente trattati negli spazi delle riviste musicali che il sottoscritto ha frequentato e continua a frequentare, ma la forza di questo libro sta nel fatto che Guglielmi in un certo modo unisce i punti dispersi nel tempo e nello spazio della storia del rock australiano e neozelandese e forma un mosaico da fruire in due mosse: prima mossa ricercare le musiche trattate, grazie anche alla discografia finale dei 50 album fondamentali con schede curate oltre che da Guglielmi stesso da altri importanti critici rock quali Eddy Cilìa, Carlo Bordone, Aurelio Pasini e Giancarlo Turra; seconda mossa, ascoltare questi album a ripetizione, se possibile in formato vinile, non per “retromaniaca nostalgia” ma perché il vinile è kathodiko (il logo della webzine fa fede).

Federico Guglielmi, Be My Guru. I magnifici anni ‘80 del Rock australiano e neozelandese, Falconara Marittima (AN), Edizioni Crac, 2022