James Mainwaring ‘Mycorrhiza”


(Discus music 2021)

L’album è costruito su un tessuto di archi (Aby Vulliamy, Fergus Quill, Michael Bardon), sostenuto dalla batteria di Steve Hanley, arricchito dall’elettronica di Chris Sharkey, nonché intrecciato, intersecato e contrastato dal sax e dal flauto di James Mainwaring, musicista di Leeds e autore delle composizioni e degli arrangiamenti (e attivo anche al pianoforte).
Le ballads cantate (in particolare Statues e Our Lungs) sono motivi dove risuonano tradizionali melodie britannico-celtiche post-progressive (non troppo entusiasmanti), che magari sfociano poi in epici pedaloni incalzanti (Globe), oppure episodi incastonati in un contesto per lo più sperimentale a carattere, almeno parzialmente, improvvisativo (Woken Up By Dogs, il più interessante tra i brani vocali, e in generale uno dei brani più interessanti dell’intero album); le tracce musicali, alcune assai brevi, ospitano ricordi cameristici e sprazzi di atonalità ed esplorazione modernista, dove risalta il sax di Mainwaring: anche per il richiamo di suoni ambientali, dovuti al tema ecologico sotteso all’album (mycorrhiza è la relazione simbiotica tra certi funghi e le radici delle piante) acquisiscono talvolta l’aria di musica a programma. Il tutto è insomma molto atmosferico, e suona spesso come musica da film che placidamente fluisce senza particolarmente brillare.

Voto: 5,5

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