Midnight Sister ‘Painting the Roses’

(Jagjaguwar 2021)

Singolare esempio di tardo glam a stelle e strisce (Foxes), i base californiani Midnight Sister capitanati dalla cantante carismatica Juliana Giraffe e dal multistrumentista Ari Balouzian arrangiano marci e splendidi in “Painting the Roses” come degli Sparks d’annata o il Lou Reed di “Berlin” (Escalators, Dearly Departed). Notevole soprattutto il lussureggiare dei fiati – i sassofoni di Colin Kupka e Ryan Parrish, le trombe di Chris Williams e JJ Kirkpatrick, il trombone di Vikram Devasthali – che con gli archi orchestrati da Balouzian creano un’atmosfera decisamente hollywoodiana (My Elevator Song).
Molto bella (e sentita) la reverenza a Nico (Wednesday Baby, ma anche la psichedelica title track), che dissipa quelli che possono sembrare cedimenti ad artisti più calligrafici (gli Arctic Monkey tardi evocati da Doctor Says).
Per intenditori.

Voto: 7,5

Marco Fiori

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