(Da Vinci Classics 2020)
In questa loro prima uscita discografica con la Da Vinci Classics, il giovane trio di musicisti che porta il nome di Trio Arté – rispondente ai nomi di Valentina Casesa (pianoforte), Mirko D’Anna (violino), e Giorgio Garofalo (violoncello) – ci propone un repertorio tutto italiano di musica contemporanea scritta per una delle formazioni più nobili della tradizione classica, per l’appunto, il trio con pianoforte. Gli autori qui convocati – Betta, Mandina, Maniaci, Piraino, Ricotta, insieme alla stessa Casesa – riannodano le fila con una certa tradizione musicale novecentesca nostrana in parte sottovalutata, in quanto non allineata né con le correnti dodecafoniche imperanti, né con le pur straordinarie avventure della famosa Generazione dell’Ottanta. Sto parlando di autori come Wolf-Ferrari, Castelnuovo-Tedesco, Nino Rota, i quali hanno riproposto in chiave moderna la cantabilità e la comunicatività tipiche della tradizione italiana. Le sei composizioni qui eseguite, pur nella loro innegabile singolarità, condividono tra loro non solo un legame, più o meno evidente, con gli autori appena citati, ma anche una serie di caratteristiche stilistiche, che vanno dall’essere scritte in un unico movimento e dal far ricorso a titoli evocativi (La signora delle camelie, Dolcemente insieme, Strada bianca …), a elementi più specifici, come l’espansività melodica – che in alcuni casi occhieggia al mondo della musica popolare -, la vivacità ritmica, l’intensità dei dialoghi contrappuntistici. Si tratta di opere dense, luminose, ricche di contrasti, che si inscrivono pienamente nella tradizione tonale ma rivelano un senso della forma e degli incastri ritmici pienamente contemporaneo. Il Trio Arté rende giustizia a queste ispirate pagine con una interpretazione magistrale, impeccabile e ricca di pathos.
Voto: 7,5
Filippo Focosi
