Neptunian Maximalism ‘Éons’

(I, Voidhanger Records 2020)

Esordio “monstre” per la band belga Neptunian Maximalism, definita una comunità di “ingegneri culturali’ a line-up variabile, composta in questo album dal multistrumentista Guillaume Cazalet (Czlt, Jenny Torse, Aksu), dal sassofonista Jean Jacques Duerinckx (Ze Zorgs) e da due batteristi Sebastien Schmit (K-Branding) e Pierre Arese (Aksu). L’album, che esce per la label italiana I, Voidhanger Records, si intitola ‘Éons’ ed è composto da tre cd intitolati rispettivamente ‘To The Earth’ il primo, ‘To The Moon’ il secondo, ‘To the Sun’ il terzo. Queste tre parti raccontano una incredibile storia del genere umano dall’evoluzione alla sua estinzione e successiva sostituzione da parte di un’altra specie. La band cerca di interpretare gli ultimi attimi della vita sulla Terra con la conclusione del ciclo di cambiamento climatico e ambientale definito ‘Antropocene’ e l’arrivo di un nuovo ciclo che la band definisce ‘Probocene’, un’era dominata dagli elefanti dopo che l’essere umano si è completamente estinto. Le tre parti dell’album raccontano le tre fasi del passaggio, dal primo ‘To the Earth’ che parte in crescendo post stoner metal fino a giungere ad un picco “evolutivo”, al secondo ‘To The Moon’ che si espande e si scioglie in psichedeliche trame sonore, per riambientarsi e risintonizzarsi nella nuova fase di conoscenza raggiunta, fino al terzo ed ultimo ‘To the Sun’ dove si apre la fase meditativa e drone orientale, dove il flusso di coscienza uditiva si disperde per mille rivoli ed anfratti aprendo a grappoli di suono e arcaiche voci che declamano racconti nello spazio. Per sostenere questo impegnativo progetto concettuale la band utilizza la musica come affascinante, debordante, magniloquente collante sonico, di scuola drone metal, black metal, noise, psichedelia, dalle parti dei numi tutelari Sunn O))) e Swans, ma anche free jazz, ambient isolazionista, e chi più ne ha più ne metta. Per completare l’esperienza, il colpo d’occhio degli incredibili disegni del maestro giapponese Kaneko Tomiyuki che immergono l’album in un caleidoscopico delirio di immagini mistiche e viaggi astrali della mente.

Voto: 8

Marco Paolucci

I’Voidhanger Records Bandcamp Page