Kuzu ‘Purple Dark Opal’ 

(Aerophonic 2020)

Tutto d’un fiato. Questa potrebbe essere l’etichetta di ‘Purple Dark Opal’ che rivede insieme il trio Kuzu dopo l’album ‘Hiljasuus’ del 2019. La performance di Dave Rempis, ai sassofoni, con Tashi Dorji alla chitarra Tyler Damon alla batteria, avvolge l’ascoltatore senza dargli tregua per tutta la durata del disco (quasi 56 minuti). Il concerto, registrato al Sugar Maple di Milwaukee nell’ottobre 2018, tiene sempre alta l’energia, alternando impeto e furia a fasi di relativa distensione. Dunque la formula stilistica non cambia rispetto al precedente album. Ed è appunto questo l’appunto che può essere fatto: il susseguirsi di periodi ad alta tensione ad altri in cui l’energia si ammorbidisce sembra un po’ troppo meccanico. A discolpa si può però aggiungere che è un’impressione che si ha spesso ascoltando registrazioni di free improvisation. Nell’unica traccia che costituisce l’album (To the Quick) – particolarità ontologicamente interessante: album e traccia sono due entità distinte (perché hanno due titoli diversi), eppure sono individuati dallo stesso evento sonoro – l’introduzione di batteria, l’interplay tra sax e chitarra (efficace il particolare timbro aspro proposto da Dorji) e ovviamente le esplosioni libere di Rempis, ma pure i suoi riff ripetuti come mantra che imprimono a tratti alla musica una dimensione ritualistica (in particolare verso la conclusione) sono gli elementi che maggiormente risaltano e meritano considerazione.

Voto: 6

Alessandro Bertinetto

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