Aladino di Martino ‘Chamber Music’

(Da Vinci Classics 2020)

Non di rado succede che chi ha avuto la capacità di eccellere in più campi venga ricordato solamente per una delle sue molteplici attività. Questa sorte è toccata, tra gli altri, ad Aladino Di Martino (1908-1989), assai celebrato come direttore d’orchestra (tra i suoi allievi figura anche Riccardo Muti) ma pressoché sconosciuto ai più come compositore. Giunge dunque quanto mai gradita questa nuova uscita della Da Vinci Classics, che ci offre l’opportunità di apprezzare anche la qualità compositiva di Di Martino, con una prima selezione di sue opere cameristiche, a cui si prevede seguiranno altre incisioni. La sua è una scrittura che si rifà a forme classiche (vedi la Toccata per pianoforte o il Tema con Variazioni per flauto solo), di solido impianto contrappuntistico, aggiungendovi una personale e raffinata sensibilità melodica e armonica. L’attenzione per l’equilibrio formale non impedisce al Nostro di concedersi a episodi estroversi (Allegro, per flauto e pianoforte; Introduzione e burlesca, per violino; Cartoni animati, per pianoforte), talvolta attingendo anche a materiale folk proveniente dalla sua terra (Suite napoletana). Di Martino rivela anche una notevole capacità narrativa e introspettiva nelle due composizioni a mio avviso più interessanti di questo Cd, vale a dire Fiaba per violoncello e pianoforte, e Adagio e Allegro, per pianoforte, violino e violoncello. In quest’ultimo brano, armonie dal lontano sapore modale fanno da sfondo a disegni melodici di grande respiro, che prendono slancio e vigore ritmico nel vivace e denso allegro conclusivo. Peccato, davvero, per la qualità della registrazione, decisamente bassa e non in linea con le altre produzioni Da Vinci, che penalizza l’ascolto di pagine molto interessanti ed ottimamente eseguite.

Voto: 6

Filippo Focosi

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