R.Y.F. ‘Shameful Tomboy’


(Dio Drone 2020)

Dietro il nickname R.Y.F (Restless Yellow Flowers) si cela Francesca Morello, artista queer-folk veneta, ma residente a Ravenna. “Shameful tomboy” è il suo secondo lavoro e in questo disco ha fatto tutto da sola.
I dieci brani di questo disco sono tutti scarnificati e ridotti all’osso, in questo modo R.Y.F. è riuscita a valorizzare i testi, la sua voce e le stesse sonorità. Molti dei testi hanno come tematica le frustrazioni che ha dovuto subire da bambina o da ragazzina per le sue inclinazioni sessuali. La maggior parte dei brani è strutturata sul binomio voce-chitarra o voce-pianoforte. Nonostante queste scarnificazione ed essenzialità i brani sono molto variegati. Queer riot è un blues-industrial, apparentemente ballata circolare in discesa, che ha la stessa intensità dei Nine Inch Nails, mentre con Take my soul R.Y.F. si esprime con un sadcore struggente e avvolgente.
L’artista veneta è in grado anche di produrre brani inquietanti, come Raised to kill, che evoca Chelsea Wolfe e con Silence makes noise utilizza una chitarra altamente rumorosa, come da titolo. Tuttavia, il brano più rappresentativo del disco è Always late, uno struggente blues femminile.
Per Francesca Morello la musica ha svolto un’importantissima funzione liberatrice.

Voto: 8

Vittorio Lannutti

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