Peter Kuhn, Alex Cline, Dave Sewlson, Scott Walton, Dan Clucas ‘Dependent origination’

(fmr-records 2017)

L’originazione dipendente è uno dei capisaldi del buddismo. Esprime la legge della causalità per cui tutto dipende da circostanze precedenti e dalle interrelazioni con tutto il resto. Il quintetto formato da musicisti di grande qualità come Peter Kuhn (ance), Alex Cline (percussioni), Dave Sewlson (sassofoni), Scott Walton (basso) e Dan Clucas (tromba e flauto) performa musicalmente il concetto in questo album realizzato dal vivo in California nel 2016. Le tre tracce (la lunga Aspiration, The Nibbler e The Way Out (Is In)) riproducono altrettante riuscite improvvisazioni libere. Muovendosi fra il free jazz e la free improvisation contemporanea, ma accogliendo anche influssi da tradizioni diverse (il kletzmer per esempio), il quintetto riesce a tenere sempre alta la tensione e intensa la fluidità dell’interplay. Momenti molto ritmici – quasi funky-soul come la parte centrale di Aspiration – si alternano a estesi episodi di sospensione, dialogo tra solisti, o estasi collettiva. E molto varia è la tavolozza espressiva (anche se domina, mi pare, un certo senso per una partecipata ironia e un sorridente senso di gioia). Convince, nel complesso, l’esibita accettazione del fatto che il senso di quanto fa il singolo dipende da quanto fanno gli altri e che ciò che fa il gruppo è l’esito dell’incontro tra diverse tradizioni e concezioni musicali profondamente assimilate e fatte proprie dai musicisti.

Voto: 9

Alessandro Bertinetto

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