(Grotta Records 2017)
Field recordings, chitarre trattate e synth in sovrapposizione
gentile.La nuova uscita di Emanuele Magni (curatore di
Grotta), veleggia lungo territori descrittivi con placida,
elegante lentezza. Il suono della risacca e micro stritolamenti
organici amplificati, reticoli di corde aurorali, sibili e frequenze
a volteggiar tutto intorno, gocce in caduta e una frase pastorale che
si sgrana distorta a debit a distanza.Nulla di nuovo certo, ma il
rilascio di minimale tepore è quello giusto.Sul catalogo
Kranky o Sub Rosa, farebbe la sua bella figura.
Voto: 7
Marco Carcasi