Stephen Whittington ‘Windmill’

(Cold Blue 2017)

Davvero una bella scoperta la musica del compositore australiano Stephen Whittington, rappresentato in questo Cd della Cold Blue da due composizioni per quartetto d’archi, eseguite con grande sensibilità dallo Zephyr Quartet. Nel primo brano, …from a thatched hut, articolato in sette movimenti, lunghi passaggi accordali disegnano ampi scenari naturali, abitati da presenze che si animano allorché melodie dal sapore modale fanno la loro comparsa, improvvisamente, per poi altrettanto misteriosamente uscire di scena. In Windmill le ripetizioni, insistite e imperfette, di un’unica, spoglia frase, suggeriscono il cammino incerto di un viaggiatore, perduto in lande desolate. L’uso costruttivo del silenzio, il richiamo alla cultura orientale, l’intreccio con le arti visive, la poetica ambientale, richiamano alla mente compositori come Peter Garland, Peter Sculthorpe, Kevin Volans, con cui Whittington condivide la ricerca di una bellezza arcana, pura, ma allo stesso tempo consapevole dei turbamenti del nostro tempo.

Voto: 8

Filippo Focosi

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