Filippo Andreani ‘La prima volta’

(Master 2015)

Se Joe Strummer avesse voluto scrivere un disco da cantautore e se fosse nato in Italia, molto probabilmente avrebbe scritto un disco come questo di Filippo Andreani. Il musicista comasco, con “La prima volta” giunge al suo terzo disco da solista, dopo una lunga militanza negli Atarassia Gröp e negli Erode.
Accompagnato in questa avventura da alcuni amici come Marino Severini dei Gang, Sigaro della Banda Bassotti, Steno dei Nabat, Rob dei Temporal Sluts e Robi degli Atarassia Gröp, Andreani esprimendosi con ballate folk e con accenni punk omaggia partigiani, operai, disoccupati, giocatori non di primo piano e giornalisti sportivi.
Il disco viene introdotto dalle parole di Adelmo Cervi, figlio di uno dei sette fratelli Cervi, trucidati vigliaccamente dai fascisti durante la Resistenza, in Canzone per Delmo, proprio per rivendicare, con Marino Severini, l’appartenenza in una poetica e struggente ballata.
Alla Roma che resiste e dei suoi amici è dedicata E Roma è il mare, un po’ reggata e un po’ aggressiva, cantata con Sigaro, mentre all’ex giocatore del Como, Stefano Borgonovo è dedicata la ballata punk-oi Numero nove
Andreani come ogni romantico rockettaro quarantenne che si rispetti non solo lotta per la giustizia sociale, ma aspetta anche Il prossimo disco dei Clash, brano dedicato a chi ha perso il lavoro, anche grazie ai sindacati che firmano.
Tra le malinconie per un calcio che fu e che si è maledettamente ed irrimediabilmente corrotto e le speranze il disco si conclude nel modo più bello, dando un messaggio di speranza con 30 gennaio 2014, una delicatissima canzone dedicata alla figlia.

Voto: 8

Vittorio Lannutti

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