(Hysm? 2010)
Ruvido e suggestivo stridore.
Eierkoch Automat, son
Emme!, ed il Collaudatore.
Ripresi dal vivo a Milano
nel 2010, con dedica ad Edoardo Sanguineti.
Fra stridore e
martello in azione.
Crudi, metaforici e cupamente
ironici.
Aggressione sollecita, che si dipana fra batteria
minimale, richiami per uccelli, tubi sbuffanti, sax, clarinetto,
chitarraxu e cassettine che girano cionche.
Irretisce anomalo
“29/5”, apparentemente sgraziato, ma non casuale.
Che
lavora di trapano e tonfi, sempre in bilico sul grottesco.
Impro/jazz
e rumorismo/cubista, screziati di ruggini e scansioni noir.
Che se
ci aggiungi una strumentazione canonica, quasi ti par di aver a che
far, con una sganasciata versione dei Cop Shoot Cop ($ 10
Bill, più o meno…).
Altrove, son paludosi ambienti,
quasi art, come poteva concepir, la scena di Los Angeles (il quinto,
stupefacente movimento).
Eventi che si muovono in equilibrio
armonico, fra silenzio e spazio circostante.
Ruvide sollecitazioni
neurali che mai ti spintonano.
L’azione scenica, il gesto, una
turbolenta necessità, abilmente trattenuta.
In fondo,
reale esposizione di nude radici.
Pietra contro pietra ed un
soffio.
Voto: 7
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