(Moonlee 2007)
L’etichetta Moonlee continua a non sbagliare un colpo e la pubblicazione di quest’ottimo disco lo conferma. I Don’t mess with Texas sono croati, per la precisione vengono da Zagreb e per il secondo disco hanno preferito rendere più cerebrale il loro approccio ad un post-rock meno emotivo rispetto all’esordio. Il loro sound, totalmente strumentale si gonfia e si sgonfia sulla strada percorsa sia dai Tortoise, che dai 90 Day Men.
Tra ballate e slow core ci avvolgono con i delicati intrecci tra chitarre e pianoforti, a volte con risvolti epici ( Kad ja nova). Il rock orchestrale della title-track, con i suoi geniali cambi di ritmo ed i risvolti tra il prog ed i Motorpsycho più complessi ci porta verso il rallentamento della riflessione, lasciandoci in tensione come 14:47 che si infiamma, ma che non esplode. Particolarmente coinvolgente poi è I am vegance, i am the night flessibile ed in crescendo fino alla recisione finale del piano che emerge quasi improvviso.
Insomma per ogni canzone potremmo trovare mille risvolti, tutti intriganti e coinvolgenti, dato che il sound dei croati è così pieno di intuizioni, ma anche di emozioni, che uno non si stancherebbe mai di percepirne i mille risvolti.
Voto: 8
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