Kitsuné Maison ‘Compilation 2’

(Kitsuné / Foreign Affairs 2006)

La parigina Kitsuné è una sorta di label griffata. Un marchio che oltre alla moda si estende anche al design, all’architettura e, come in questo caso, alla musica. Questo secondo capitolo, sulla falsariga del primo, si sintonizza su sonorità electro-dance-indie-rock allargando il proprio novero di musicisti e DJ coinvolti. L’ambizione dichiarata, come del resto la moda impone, è quella di voler essere la colonna sonora del momento, di voler fare tendenza. Quindi tutto molto attuale e tutto molto cool, ma anche alquanto patinato e trendy (un po’ alla maniera delle compilation Buddha Bar per intenderci).
Più che i remix di gente lanciatissima come Wolfmother e Bloc Party (ad opera rispettivamente di MSTRKRFT e Boys Noize Vox) a spiccare è il soul futuribile di Jenny Wilson, ma anche l’electro funkeggiante di Kaos e i beats di Simian Mobile Disco non sono da meno. Per il resto eccettuati i brit-rockers Cazals è materiale da party-DJ con Digitalism e Joakim in testa.
Operazione divertente quanto futile.

Voto: 6

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