Nicola Ratti ‘S/T’


(Autoproduzione/2002)

Consumando il tempo, fino all’asfissia, nello spulciare riviste, internet e quanto altro, alla bramosa ricerca di nuove figure, tendenze, persone dalla capacità di farci sputare dalla nostra bocca, frasi del tipo: wow….era da tempo che non sentivo qualcosa di carino, ben fatto….complimenti!!!… è, per la maggior parte dei lettori di Kathodik (spero) lo sport preferito, il pane quotidiano da mordere con lentezza catatonica, augurandosi che non finisca mai, un verbo da diffondere sbraitando a squarciagola con il megafono per le strade. Perché? Non tacciatemi di essere un tipetto ripetitivo, ma dal luogo casa, da una minuscola, apparentemente insignificante stanza, da una conversazione con se stessi che stanno partorendo musiche affascinanti e laboriose in cui la semplicità implicitamente è l’unico modus operandi. Bene. Adesso passiamo a questo supporto: un cdr, registrato nella propria cameretta, da Nicola Ratti, per distratti membro dei Pin Pin Sugar math-post-bizarre band dell’interland milanese. Grafica curatissima presentata sotto forma di cartoncino bianco apribile (mi ricorda tanto le prime confezione della ‘Fringes’), con sul davanti stampato un logo raffigurante un uomo, distratto/rilassato dai propri pensieri, cullato da una sedia a dondolo; forse soffermarsi qualche secondo di più su questa immagine faciliterebbe ad incastonarsi con maggior destrezza nella musica proposta da questo musicista. Agiato nella pratica multistrumentale –sei corde, electronics, oggetti vari, voce- Ratti lancia un pugno vellutato su lo spirito tendenzioso assunto dalla avanguardia nostrana e non. Per niente fallosa l’apertura della chitarra albeggiante paesaggi orientali di Ghiaia, corredata nonchè da textures concrete. I successivi scorsi (Go To Mountain, Madame Song, M’addormo, Fino A Sera…ma alla fine tutto il complesso) mi piace immaginarli come una stanza dalle quattro pareti divise tra accordi non formali di sapore (free) jazzistico, ritmi made in Arto Linsday, paracaduti slanciati verso aperture vocali Youngiane (Richard), lo fi orgogliosamente casalingo. Per avere il cd contattate direttamente l’artefice, mandategli un mail, scrivetegli una lettera, promulgate un telegramma, non siate pigri, l’inerzia gioca di astuzia, facendovi perdere l’occasione di conoscere trenta minuti di chi fa musica per piacere e non per, vile, commercio.

Contatti:
nratti@tiscali.it

Voto: 8

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