Archivio Autore: Rachele Paganelli

The white space ‘The crescent wave’

(AVA Records 2012) L’onda è lenta, arriva piano e porta via tutto. Può essere un’onda oscura, pop, dolce ma sempre molto lenta. E’ un po’ questo il senso della “new wave”, creare l’onda suggestiva e distorta. Qui c’è un buon accenno di questo principio. Alcune canzoni sono ancora troppo statiche ma Stay strizza bene l’occhio […]

Werner ‘Oil tries to be water ‘

(White Birch Records 2012) Un bel titolo e un’ottima estetica per un album che poteva dare di più. Ho apprezzato molto l’approccio di questo rock/folk acustico e delicato che si apre con la ballata Valzer for Annie ma non ho trovato la poesia struggente che ci si aspetta da questo genere così pericoloso da suonare. […]

Massimiliano Martines & RanocchiDelfiniDorsistiStilolibertari band‘ Meccanismo estetico’

(Liquido Records 2012 ) Massimiliano sa come attirare l’attenzione. Chiedetelo a quelli del Club Tenco che lo hanno selezionato per Il Tenco ascolta 2011. E in effetti ci han visto lungo…questo disco non è piacevole ma riesce ad infilarsi in testa. Magia. Spesso si mostra come un rock troppo confuso, distorto (QuanteQuanteQuanteQuante), disordinato (Frutta Fresca) […]

Nicoletta Noè ‘Il Follevolo’

(Liquido Records 2012) Mi piacciono le donne che sanno quel che vogliono. Nicoletta è sicuramente una di queste. Lo percepisco dal suono potente delle chitarre di La verità stretta, dalla voce seducente in Solitude che poi diventa dolce in Non è tardi (arricchita da un flauto che sa di magico). Il tutto è abbellito da […]

Violassenzio ‘Nel dominio’

(Alka Record Label 2012) La cosa che più mi ha incuriosito di quest’album è l’ossessione per il numero come concetto esistenziale. Noi contiamo ma siamo numero in una vita che seleziona e seziona. Tra un bell’arrangiamento e tante chitarre quest’album si muove in una direzione rock che ricorda i primi Muse con l’intensità di Nel […]

Antonino di Cara ‘ Novelle dell’Altrove’

(Garage Records 2012) In origine ci furono: il medioevo, gli irlandesi, gli stornelli, poi arrivarono De Andrè, Capossela e da qualche anno Mannarino. Il folk è il cuore della tradizione popolare e se ben espresso diventa la colonna sonora di chi della città non sa proprio che farsene e corre altrove, almeno con la fantasia, […]