Archivio Autore: Rachele Paganelli

Midnight Faces ‘Fornication’

(Self Released 2013) Questo disco estremamente pop, elettronico e sognante inizia con Fornication che ha la grinta giusta, dettata dalle chitarre, per aprire al meglio l’album. Il cantante ha una voce graffiante e calda, Feel this way e Holding On sono i momenti più danzerecci, quasi anni ’80, vagamente oscuri ma dolci. Un bell’album con […]

Joan & the Sailors ‘Home Storm’

(Little Jig Records 2013) Questa band svizzera è una sorpresa. L’album contiene una grande energia creativa da far invidia alla migliore Pj Harvey unita alla dolcezza e allo struggimento di band come Mogwai e Portishead. La malinconia la fa da padrona tra molte chitarre e percussioni come in En Guantes Blancos, Light Over Innsmourth e […]

The Junction ‘Let me out!’

(Dischi Soviet Studio 2012) Quando si “rockeggia” si rischia sempre una certa monotonia. Andare sempre avanti con la stessa energia senza alti e bassi è rischioso. E credo sia il problema di questo disco. Fondamentalmente è un cd cazzone: Wake up è senza pretese e rimane in testa, Allison ha una bella melodia, Your Answer […]

Tucano ‘Homeless Mandingo’

(Brigadisco / Bloodysound Fucktory 2012) Prima c’è la copertina. Forte, colorata, provocatoria. Poi c’è il nome di un progetto solista che porta la firma di David Starr. Questo uccello sudamericano è pieno di musiche sintetiche come in Mio zio si fa gli acidi dentro l’armadio e punk come in Padre pio non è Tucano. Tutto […]

Altre di B ‘There’s a million better bands’

(Autoprodotto 2012) Ecco un album pieno di potenzialità rock che si perde nelle influenze più palesi. È difficile non emulare chi ti ha condizionato ma qui la forte presenza degli Arctic Monkeys si sente. Quest’album è senza infamia e senza lode, veloce, ritmato e pieno di potenza che purtroppo è già sentita. Haruki Murakami e […]

Luca Fattori ‘Anicca in low fi’

(Autoproduzione 2012) La parte più ignorante di me non sa cosa sia “Anicca”. Wikipedia mi dice che è un termine sanscrito e significa impermanenza. Il low fi lo conosciamo tutti. Aria e terra in un titolo misterioso che ci preannuncia un album sperimentale da un artista che si è sempre trovato con progetti al confine […]

The white space ‘The crescent wave’

(AVA Records 2012) L’onda è lenta, arriva piano e porta via tutto. Può essere un’onda oscura, pop, dolce ma sempre molto lenta. E’ un po’ questo il senso della “new wave”, creare l’onda suggestiva e distorta. Qui c’è un buon accenno di questo principio. Alcune canzoni sono ancora troppo statiche ma Stay strizza bene l’occhio […]