Intervista ad Anna Danielli dell’Associazione Culturale ‘Circolo di Ave’ – Palazzo Brancadoro di Fermo

Il panorama culturale del nostro Paese è estremamente diversificato. Talvolta, lo è così tanto da risultare frammentato e, si sa, in un contesto frammentato è difficile orientarsi. Ecco, allora, che alcune realtà virtuose, culturalmente interessanti e musicalmente rilevanti, rischiano di non essere adeguatamente conosciute. Tra queste, figura senza dubbio lo splendido Palazzo Brancadoro di Fermo, da qualche anno palcoscenico delle attività del “Circolo di Ave”, associazione culturale che, tra le altre cose, organizza rassegne di musica da camera che si svolgono, appunto, all’interno delle sale affrescate di questa meravigliosa dimora storica. Scopriamone di più con Anna Danielli, componente della famiglia che, dall’inizio del Novecento, è proprietaria del Palazzo e animatrice principale del “Circolo di Ave”.

Dottoressa Danielli, ci vuole raccontare in poche battute la storia di Palazzo Brancadoro?
Palazzo Brancadoro sorge tra le vie medievali del centro storico di Fermo, risale alla fine del XVII secolo e fu fatto edificare da una delle più antiche famiglie patrizie della città.
Dall’Elenco Nobiliare Ufficiale delle Marche risulta che “all’antichissima famiglia Brancadoro sono assegnati i titoli di Marchese, Conte, Patrizio di Fermo, Nobile di Fano e Nobile di Orvieto. Il loro stemma di famiglia è di rosso a due branche di leone d’oro poste a croce di Sant’Andrea”.
Questa antica casata non aveva origine papalina, come la maggior parte delle famiglie del luogo, ma risaliva all’imperatore Sigismondo, che il 12 aprile 1433 aveva conferito il titolo di conte palatino del Sacro Romano Impero a Giovanni Brancadoro. Tra i personaggi illustri della famiglia spicca il cardinale Cesare Brancadoro (1755-1837), protagonista di importanti vicende fermane, elegante letterato e oratore.
Il cardinale risiedette nel palazzo fermano per gran parte della sua vita e il piano nobile fu il suo appartamento di rappresentanza.
Intorno agli anni Trenta del secolo scorso, nostro nonno, Aroldo Danielli, acquistò il piano nobile, il secondo piano, le soffitte e le cantine e, da allora, la nostra famiglia continua a risiedervi.
Nel 1997 sono stati eseguiti alcuni interventi di restauro per preservarne il pregio storico e artistico. Uno dei luoghi più suggestivi della dimora è la sala da ballo, luogo ricco di affreschi, specchi e decori che oggi è palcoscenico di rassegne musicali, prevalentemente di musica da camera, de “Il Circolo di Ave”, associazione culturale che ha sede nella dimora. Il Palazzo, inoltre, fa parte da più di tre anni del circuito delle Dimore del Quartetto, rete virtuosa che valorizza giovani quartetti d’archi e le dimore storiche europee in un’economia circolare. Palazzo Brancadoro collabora anche con il FAI- Fondo Ambiente Italiano e, recentemente, è entrato a far parte della prestigiosa famiglia A.D.S.I., Associazione Dimore Storiche Italiane.

Come e quando è nata l’idea di aprire il Palazzo al pubblico, invitandolo a partecipare a iniziative culturali? E, solitamente, come sono strutturati gli appuntamenti che organizzate?
L’idea di aprire il Palazzo al pubblico ha origini lontane: l’amore profondo per questo luogo ci accompagna da sempre e il desiderio di renderlo importante non solo per noi della famiglia ma anche per gli altri, è cresciuto sempre di più nel corso degli anni. Dopo la scomparsa, nel 2017, di nostro padre, il desiderio mio e di mia sorella di aprire le porte di un luogo così intimo e prezioso, renderlo un po’ “pubblico” e “donarlo” anche agli altri è diventata una costante aspirazione e, oggi, un progetto di vita che trova ispirazione nei valori di generosità, disponibilità e condivisione.
Palazzo Brancadoro ha accolto in pochi anni prestigiose iniziative culturali ed eccellenze del territorio fermano, nazionale e internazionale, ha promosso musicisti e artisti emergenti, ha collaborato con alcune importanti realtà nell’ambito del panorama musicale e artistico non solamente italiano.
La rassegna musicale, giunta alla IV edizione nel 2022, propone generalmente sei concerti all’anno. Ogni concerto è ospitato nella sala della musica e, prima di ogni esibizione, grazie alla collaborazione con Karussell – associazione d’arte contemporanea – offriamo al pubblico un assaggio di arte contemporanea presentato da Matilde Galletti (curatrice e docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera). Al termine di ogni concerto, viene offerto un aperitivo diffuso nelle sale affrescate della dimora, momento conviviale in cui gli ospiti possono intrattenersi con i musicisti, occasione solitamente non di facile realizzazione nei luoghi di musica più tradizionali. Le serate culturali de “Il Circolo di Ave” hanno il desiderio di ricreare i salotti musicali di epoche lontane e atmosfere di altri tempi in cui gli ospiti amano immergersi.
Inoltre, durante l’anno, il Palazzo apre le proprie porte anche a iniziative d’arte contemporanea, con mostre e installazioni, prodotte e promosse dall’associazione Karussell e, a cadenza mensile, la dimora è visitabile attraverso il circuito delle Dimore Storiche di Fermo.

In pochi anni, Palazzo Brancadoro è stato palcoscenico di performance musicali che hanno visto impegnate formazioni cameristiche e solisti di alto livello, come il Quartetto di Cremona o il pianista Lorenzo Di Bella. Ci dica qualcosa sui musicisti che finora si sono avvicendati nelle vostre sale.
Avere ospitato il Quartetto di Cremona l’8 gennaio 2022 per il concerto inaugurale della IV stagione della rassegna, è stato per noi un’emozione indescrivibile. Ammirare questi grandi musicisti esibirsi nella nostra casa rimarrà uno dei ricordi più emozionanti della storia delle iniziative culturali dell’Associazione. Ascoltare la grande musica a Palazzo Brancadoro regala sensazioni speciali e quel luogo prezioso torna ad avere la sua giusta atmosfera e identità. Anche l’ultimo concerto con il M° Lorenzo Di Bella insieme all’Ensemble d’Archi Brancadoro ha emozionato e incantato il pubblico presente in sala. Con alcuni dei musicisti, ospitati per la rassegna, nascono anche interessanti collaborazioni: aspetto molto importante per creare rete tra realtà eccellenti e virtuose.

Recentemente, Palazzo Brancadoro è entrato a far parte della rete delle Dimore storiche italiane. Cosa può significare per voi?
Sì, Palazzo Brancadoro recentemente è entrato a far parte di questa importante famiglia: l’A.D.S.I. Associazione Dimore Storiche Italiane – il museo diffuso più grande d’Italia. Rappresenta un riconoscimento importantissimo a dimostrazione del fatto che, oltre al prestigio che la dimora fermana custodisce da sempre, la grande dedizione e l’infinita passione unite al desiderio di condividere questo luogo prezioso con chi ne abbia desiderio, risultano essere sempre più apprezzati.

Non solo musica, ma anche arte. Ci dica qualcosa anche su questa vincente combinazione.
Come accennato sopra, la dimora dal 2020 ha aperto le sue porte anche all’arte contemporanea avvalendosi della preziosa collaborazione dell’associazione Karussell (arte contemporanea) che produce e promuove le varie mostre presentate a Palazzo Brancadoro. L’anno scorso, ad esempio, la dimora ha ospitato, tra le altre, una personale di un grande duo artistico del panorama nazionale e internazionale dell’arte contemporanea: Vedovamazzei.
Il binomio tra dimora storica e arte contemporanea produce vibrazioni molto interessanti e rende entrambi i protagonisti ancora più potenti. Sembra che l’uno abbia bisogno dell’altro per incantare ancora di più.
L’arte contemporanea, inoltre, accompagna ogni concerto della rassegna musicale attraverso il progetto ideato dal Circolo di Ave e da Karussell denominato “Bocconcini”, assaggi d’arte contemporanea per stuzzicare l’appetito di cultura.
La dimora, infine, ospita una collezione d’arte contemporanea che può essere ammirata durante le giornate di apertura del Circuito delle Dimore Storiche di Fermo

Quali progetti avete in mente di realizzare?
Il Circolo di Ave percorrerà sempre la strada della bellezza e della sua condivisione. Questo riguarda sia la programmazione musicale che quella dell’arte contemporanea. È già in fase di definizione la prossima stagione della rassegna musicale (2023) che ospiterà grandi musicisti e anche giovani artisti emergenti che sapranno regalare, a tutti coloro che vorranno partecipare, intense emozioni e serate indimenticabili in un’atmosfera d’altri tempi.

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