Christopher Rouse ‘Sinfonia No. 5’

(Naxos, 2020)

Premiato con il Kennedy Center Friedheim Award nel 1988 per la sua Prima Sinfonia, con il Premio Pulitzer per il suo ‘Trombone Concerto’  nel 1993 e con un un Grammy Award per il suo ‘Concert de Gaudí’ nel 2002, Christopher Rouse (1949-2019) è stato uno dei più importanti e prolifici compositori americani degli ultimi anni. Nel 2009 è stato nominato anche come compositore americano dell’anno e nel 2012 ‘Compositore in Residenza’ presso la New York Philarmonic. Autore di moltissime composizioni, prevalentemente per Orchestra Sinfonica, è annoverato come compositore neoromantico, anche se non mancano composizioni atonali nella sua produzione musicale. La capacità compositiva e l’originalità di Rouse si trova proprio nella sapiente unione di piani armonici di natura tonale ad altri più legati all’atonalità, utilizzando politonalità e tonalità allargate in maniera molto interessante e ben strutturata. La sua scrittura predilige altresì un ampio uso delle percussioni, trattate in maniera davvero pregevole e ragguardevole. L’ultimo Cd Naxos dedicato alla sua musica contiene tre importanti composizioni dell’ultimo decennio: Concerto for Orchestra (2008), Supplica (2013), Sinfonia No. 5 (2015). La splendida esecuzione della Nashville Symphony Orchestra diretta da Giancarlo Guerrero pone in evidenza in modo davvero efficace i tratti distintivi della musica di Rouse, esaltandone la potenza percussiva e gli incastri ritmici per il complesso e virtuosistico nonché enigmatico e misterioso Concerto for Orchestra, l’energia e l’intensità sonora per l’articolata e molteplice Sinfonia no. 5, e la grande liricità e fervore espressivo di Supplica. Un lavoro discografico che ci aiuta a scoprire ed apprezzare l’eredità musicale di un grande compositore, da ascoltare con grande attenzione.

Voto: 8

Luciano Feliciani

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