Fabio Orsi ‘Di lumi e chiarori’

(Backwards, 2020)

Titolo crepuscolare, cover mediterranea, suoni sintetici. In ‘Di lumi e chiarori’, il tarantino Fabio Orsi ha cesellato otto lunghe tracce (la più breve dura 11 minuti!) all’insegna di un mix impeccabile di ambient ed elettronica berlinese. Rispetto alle produzioni precedenti, il sound è più pulsante e melodico, malgrado permanga intatta la passione per droni e field recordings.
Nubi dai venti, Ombre e correnti, Finché dura si strutturano a partire da tessiture minimaliste che sfociano in maestosi crescendo. Scivola a mezzanotte è la progressione del buio dalla quiete della sera al cuore horror dell’“ora del lupo”, per poi risalire verso il chiarore dell’alba. In mezzo agli orti s’immerge in un assolato ricordo d’infanzia ed esaspera il sentimento d’estatica liberazione al cospetto della natura che percorre le altre tracce.
Bella sopresa: nel mezzo dell’inverno kraut c’è l’invincibile estate salentina.

Voto: 7

Marco Loprete

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