Matt Sargent ‘Separations Songs’


(Cold Blue Music 2019)

Una lagna melensa di un’ora e un quarto suonata da una quartetto d’archi. Intendiamoci. Forse, dovremmo valutare questa musica non soltanto come esempio di minimalismo (ma allora l’operazione non sarà un po’ già sentita?). Oppure, invece, come arte concettuale. Come spiega il compositore nella copertina del Cd, la musica proposta è un insieme di variazioni per quattro voci dal New England Psalm Singer (1770) di William Billing, suonata dall’Eclipse Quartet che, grazie all’overdubbing, accompagna e interagisce con se stesso, in un processo in cui l’estensione temporale delle note duplicate genererebbe nuovi ritmi e armonie. Mah. Sarà. Provateci voi a distinguere le nuove armonie e i nuovi ritmi. Pur tralasciando che, anche in questo caso, non si tratterebbe di una grande novità, il problema resta: la noia è estrema. Forse bisogna provare a rilassarsi, e aprirsi agli echi di una rivisitazione di una musica settecentesca? Non so. Essendoci tante belle cose da ascoltare in giro, non perderei tempo con queste dotte e intellettualistiche elucubrazioni.

Voto: 2

Alessandro Bertinetto

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