Philipp’s Gropper’s Philm ‘Consequences’  


(WhyPlayJazz 2019)

La formazione è un quartetto jazz abbastanza classico: sax tenore (Philipp Gropper, il leader e compositore), piano e sintetizzatore (Elias Stemeseder), basso (Robert Landfermann) e batteria (Oliver Steidle). Il genere è un jazz moderno, molto aperto, astratto, free e insieme energico, grintoso ed esplorativo. Un gran lavoro è quello prodotto dalla batteria, che dà senso ai pattern melodici del sax sostenendo gli accordi del piano (in alcune parti sostituito dagli effetti atmosferici del sintetizzatore). Le linee compositive bene intrecciano spunti melodici e cellule armoniche in un bricolage in cui a colpire è l’energia, ben incanalata, del suono del gruppo: tra droni, rimembranze hardbop, momenti minimalistici, fasi espressive e dinamiche esplosioni, l’esito è quello di una ragionata e avvolgente imprevedibilità. Se le due parti di Consequences esprimono l’anima modernista del jazz del gruppo, un brano come Saturn, con la sua pulsazione costante e suoi i suoni sintetici, propone uno scenario più visionario e sperimentale, dove, in modi e con mezzi artistici diversi, ci portano anche la lirica e consapevole Forgivinig e la ritmicamente vorticosa Thinking for The Future. Ottimo jazz al passo coi tempi.

Voto: 10

Alessandro Bertinetto

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