Dino Fumaretto ‘Coma’

(Trovarobato/Audioglobe 2019)

Enea Billoni aka Dino Fumaretto ha già frequentato con profitto i lidi kathodici, ma questo “Coma” si candida a pietra miliare della canzone italica di fine decennio. Ẻ contemporaneamente Giorgio Gaber (la voce: Nel sonno profondo) e Umberto Bindi (il pianoforte: Problema in affitto), ma la coproduzione illuminata di IOSONOUNCANE (chi voglia fare cantautorato alternativo nel belpaese non può che guardare con reverenza a lui, vera anima latina), Rocco Marchi e Francesca Baccolini spinge il cuore oltre l’ostacolo retromaniaco, in uno sprofondo sonoro di calcolata anarchia (Prima di morire) e abisso avanguardistico (Sopra la mia testa).
Suona parallelamente “vintage” e modernissimo (Fiori di cantina, Rodari/Endrigo in LSD): duro (la “new wave” colta di Innocuo sogno di rivolta) e e occulto (Bicchiere rotto). Poco da dire: non c’è nessun pezzo meno che eccellente (il melange Laurie Anderson/Enzo Jannacci di Coma è impagabile), “Coma” è vera Storia epica, Billoni/Fumaretto e i tre sodali (più il batterista Andrea Lovo) grandi musicisti.

Voto: 9

Marco Fiori

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