Mary Lattimore ‘Hundreds Of Days’

(Ghostly International 2018)

Sette delicate illuminazioni per arpa/effetti e poco altro
(chitarra/theremin/piano).
Dalle parti una rappresentazione ambientale che dal folk,
arriva alla camera passando per un leggero stato di trance minimale.
Aggraziati motivetti di arcaica eleganza,
dolenti e cinematografici in stratificato montaggio.
Lo scorrer del tempo, l’osservazione della natura, piccoli eventi e
micro-rivelazioni quotidiane,ricordi di viaggio (la Lettonia di Baltic Birch).
Il nuovo album dell’arpista di Los Angeles Mary Lattimore,
scrocia elegante di malinconica, fluttuante contemporaneità.
Un riuscito galleggiamento e poco più.

Voto: 6

Marco Carcasi

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