Los Angeles Percussion Quartet ‘The Year Before Yesterday’


(Sono Luminus 2014)

Avere a disposizione un quartetto di percussioni, per di più virtuoso e avventuroso come il Los Angeles Percussion Quartet, sembra essere un salutare stimolo per spingere i compositori contemporanei a rivelare la loro natura più autentica e intima (come lo era un tempo il quartetto d’archi). Alcuni dei giovani autori proposti in questo nuovo CD della Dorian Sono Luminus trovano appagamento in sperimentazioni timbriche che l’ampia famiglia delle percussioni mette a disposizione: penso al meditativo The Year Before Yesterday di Shaun Naidoo o allo straniante Lullaby 5 di Nicholas Deyoe. Più felici, ancorché di difficile interpretazione, le esternazioni sonore di William Kraft, il cui trittico disegna paesaggi lunari in cui talvolta si materializzano misteriose (umanoidi?) presenze; o di Isaac Schankler, il cui Blindnesses, giocando sull’amplificazione e sullo sfasamento elettronici delle sequenze melodiche e ritmiche suonate dalle percussioni, mette in scena un irrisolto dialogo (o soliloquio?). Il Mallett Quartet di Joseph Pereira, nel fantasioso gioco di scomposizione e ricomposizione di patterns che esibiscono il carattere squillante e rotondo di marimbe e vibrafoni, ricorda il carattere ludico dei pezzi per percussioni di Franco Donatoni. Di carattere più estroverso è senz’altro Give Us This Day di Erik Griswold; qui, finalmente, la natura ritmica delle percussioni viene esaltata nelle sezioni veloci, accattivanti e travolgenti fino al punto da coinvolgere anche strumenti non convenzionali (come strumenti giocattolo e oggetti d’ogni tipo) nell’orgia ritmica (peraltro, strutturalmente impeccabile). Nella struttura pentapartita del brano, le due sezioni lente (come da tradizione, la seconda e la quarta) donano preziosi momenti di riposo, impreziositi da raffinate e rarefatte sonorità. Il movimento finale, forse la gemma del brano in questione e dell’intero CD, si nutre di atmosfere funky e, nella spettacolare alchimia tra percussioni e organo (il cui suono è qui riprodotto dalla melodica, ovvero la famosa clavietta che si suonava alle scuole elementari), richiama il capolavoro che Lou Harrison anni prima scrisse per un analogo organico.

Voto: 8

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