Wovenhand ‘Refractory obdurate’


(Glitterhouse 2014)

Misticismo e punk non hanno mai trovato il giusto equilibrio come nell’ultimo lavoro di David Eugene Edwards e dei suoi Wovenhand. A differenza degli suoi ultimi lavori Edwards ha deciso di dare un piglio maggiormente rock, in alcuni casi anche post-punk e gothic, ai suoi brani, mantenendo l’intensità e la grevità blues di sempre, come anche i richiami ai nativi americani.
“Refractory obdurate” è uno dei migliori lavori degli Wovenhand proprio perché nonostante alcuni cambi di formazione, il sound è denso, pieno e ritmato, probabilmente grazie al fatto che Edwards ha raggiunto un suo equilibrio interiore e sta riuscendo a capitalizzare l’eredità religiosa che gli ha trasmesso il nonno pastore protestante con il quale è cresciuto.
Il disco si apre con Corsicana clip, strutturata su un blues sospeso tra la religione ed un elettrica vibrante, cantata in modo evocativo. Masonic youth è intrisa di un’epica rock essenziale, larga, onnicomprensiva, una cavalcata rock che fa venire in mente un Neil Young ubriaco di punkitudine. Per The refractory il sound è una ballata tesa, che stenta, volutamente, a decollare, per cui la tensione fa apprezzare ancora di più il brano fatto di pichi accennati, di ritorni indietro e di avvolgimenti su sé stesso.
Il rock si fa duro, evocativo e vibrante per il canto del buon pastore, The good shpherd, infatti, è un ottimo rock scheggiato, intriso di indie-blues, come lo è anche Salome, benché qua le chitarre scendano agli inferi, mentre per King David lo scarno blues si fa tribale, ma il brano è pervaso da un senso di ascesa e di forte misticismo terreno.
Il post-punk emerge in maniera evidente nell’esplosiva Field of Hedon e nella possente Hiss, che si contrappone alla lunga e lenta Obdurate obscura, prima che un finale vibrante ed aperto, ma che lascia sospesi arrivi con El-bow.
C’è poco da fare il misticisimo di Ewards riesce ad affascinare anche il più integralista materialista storico, perché il sound che costruisce attorno ai testi è profondamente radicato e terreno.

Voto: 10

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