Enomisossab ‘La merce perfetta’

(Complus Events 2012)

Simone Basso, in arte Enomisossab, giunge alla terza lunga prova con questo ‘La merce perfetta’. Tre brani, tre modi di dimostrare la sua voglia di sperimentare, di ricercare nuovi sensi al suo fare, con la voce e con l’interazione tra musicisti.
Nel primo brano, o stanza, come ci viene spiegato, la voce di Enomisossab, coadiuvata da Riccardo Pallavicini ai campionamenti, Maiu alle tastiere, Roberto Leardi alle percussioni, declama il frammento ‘Oggi a me domani a te’, dal nostro rinvenuta sulla torre del cimitero di Barchi, nella Alta Valle del Tanaro; nella progressione declamatoria ci incolla estratti del brano di Alberto Camerini ‘Droga’, creando una miscela straniante e cupa, ossessiva, che inquieta l’ascoltatore e lo prepara al secondo brano, o stanza, quello più sperimentale dove il nostro, sempre coadiuvato da Riccardo Pallavicini, e da Fausto Balbo, si impegna nel mostrare la sua ricerca: glossolalie, diplofonie, radicali ripensamenti della voce come strumento e come complemento del corpo, per tentare di ridefinire lo spazio sonoro percepito. Da qui ci fa giungere infine al terzo brano, entrare nella terza stanza, dove, coadiuvato da Riccardo Pallavicini, Alessandro Battistini e Fausto Balbo, il nostro crea un brano di matrice ambient virato dark, in cui i musicisti si impegnano a tessere una struttura solida di magma alienante, suono e voce impastati in un composto di calce oscura, “dronica”, che non dà sicurezze né fa sconti a nessuno. Un atto di estrema sincerità che di questi tempi risulta necessario come l’aria che respiriamo.

Voto: 8

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