Dither ‘Dilther’

(Henceforth Records 2010)

Album d’esordio, per il quartetto di chitarre elettriche,
Dither.
Nati dall’incontro fra James Moore e Taylor
Levine
, durante il Bang On A Can’s Summer Festival del
2007, Dither, son figura curiosa, nell’affollato panorama
avant.
James Moore, Taylor Levine, David Linaburg e Joshua
Lopes
.
Quattro chitarre elettriche, virtuose, esagitate,
grottesche, ed irrimediabilmente di base a New York.
Polvere, che
si assomma ad altra polvere, no wave ed approcci post Cage,
sovrapposizioni surf/Zappa, mugolamenti avant, riprodotti
con piglio punk, malinconie ripetitive, di ascendenza Velvet dopo
trattamento Xenakis.
L’energia di un antico power trio (a
scelta), convogliata ed agitata dentro un acciaccato contenitore
tonale.
Tongue Of Thorns, ed exPAT, aprono e
chiudono, all’insegna di furori sonici (circa, “Bad Moon
Rising”), decostruzione, muri di suono, avvitamenti
repentini.
Fripp e Sharp, martellati, ridotti a
straccetto e sparati al più alto volume possibile.
Sapete
qual’è il bello?
Che ci si diverte pure.
Fra il serio,
il comico ed il tragico.
Sfuggente, intrigante, in
progressione.
Emanano aroma di futuro (e potrebbero averne non
poco…).

Voto: 7

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