Di Marco Paolucci
Sulla scia dell’imprevisto successo della band trentina Bastard Sons of Dioniso, avvenuto grazie alla partecipazione allo show X-Factor, esce questo libro per la casa editrice Egon. L’idea, venuta all’antropologa Dalia Macii e al musicista Oscar De Bertoldi è stata quella di andare a scavare sotto l’icemberg trentino, la cui punta è stato il gruppo suddetto. L’agile e fragile volumetto – porre particolare attenzione nel maneggiarlo – è suddiviso nelle sezioni: gruppi, musicisti e strumenti, scrivere una canzone, in viaggio, finalmente live!; questi, redatti in forma di capitoli, cercano di fornire, presi nell’insieme, un quadro generale della ribollente situazione musicale dell’underground trentino. Ne viene uno spaccato di storie, idee, sogni, cazzeggiamenti vari ed eventuali che rendono bene la vivacità e la voglia di fare, a volte di strafare, delle band come: Blame, The Damsel’s Demon Lovers, The Zeroids, La piccola Orchestra Felix Lalù, gli stessi Bastard Sons of Dioniso, i Supercanifradiciadespiaredosi, N.A.N.O., Stone Martens, A Froggy Day, Putiferio, Nurse, Dangerous Gases ed etichette come la Robotradio, che animano questa costellazione. Leggendolo ci si diverte con le storie raccontate dai diretti protagonisti, si cerca di immedesimarsi nella vita di una band, dal concepimento del nome, al processo creativo, al rapporto con gli strumenti, al viaggio che accompagna la ricerca di spazi dove suonare, dove ricreare la dimensione live di questi tempi molto importante, di un pubblico a cui comunicare, ai rapporti con i gestori dei locali. Una guida on the road, divertente, con aneddoti spiritosi e veraci. Volendo azzardare un’ipotesi questo potrebbe essere un primo tassello per la costruzione di un’atlante dell’underground italiano. Farsi avanti i volontari, regione per regione.
Link: Editore Egon, 2010