Matt Weston ‘Rashaya’


(7272Music 2007)

“Rashaya” è ristampa di un lavoro esaurito del
2005, come nel precedente “Resistance Cruisers”, Weston
indaga le possibili connessioni suono/silenzio concentrandosi
unicamente sullo strumento batteria.
L’abilità compositiva
di Weston, in questi ventuno minuti, attraversa senza problema
alcuno, un ventaglio di ipotesi dal notevole fascino, l’iniziale
Started si innerva beata di
suggestioni perfettamente bilanciate afro/asiatiche (suggestioni
ripeto…), torrenziale scroscio di metalli risonanti dal sapor
ritualistico, Defense lascia
che il vuoto si
riappropri della sua fetta di spazio, i piatti che si tramutano in
affilato clone di corde sollecitate allo spasimo.
Like A Guilty
Secret
allarga maggiormente le
maglie del gioco Milford
Graves
ed Eddie Prevost
ad un passo.
Lo spazio ambientale che diventa strumento, i
microfoni posizionati accuratamente nello studio ad impedir la
dispersione della più minuscola risonanza , talvolta un
microfono a contatto applicato su pelli e metalli cattura
l’infinitesimale, un azione congiunta, continua ed attenta,
azione/riflessione.
Tyre,
è lenta esposizione dentellata,
perfetta simbiosi di
essenza/assenza; una pura e rispettosa riappropriazione dello spazio
circostante.
Realmente atipico musicista Weston, semplicità
ed umiltà a delinear coordinate intense in direzione di una
purezza espressiva luminosa ed intransigente.
Da seguire
attentamente

Voto: 8

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