Mandarin Movie ‘Mandarin Movie’

(Aesthetics/Goodfellas 2005)

Rob Mazurek è stato uno degli alfieri del post rock e di certo jazz
avantgarde con gli Isotope 217 ed il Chicago Underground Duo, adesso
risiede in Brasile e si dedica alla creazione di ibridi sonori che alimentano
più di una perplessità.
In questa occasione si accompagna con Alan Licht, Matt Lux, Steve
Swell
, Jason Ajemian e Frank Rosaly.
Questa la formazione base, tromba, chitarra, basso, trombone e batteria a cui
poi si aggiungono gli apporti di John Herndon alla batteria (Tortoise),
Rick Rizzo alla chitarra (Eleventh Dream Day), Mikael Jorgensen
al computer (Wilco) e Jim Becker al banjo (Califone)
che altro non fanno che aggiungere altra carne al fuoco in questa pantagruelica
abbuffata.
Nulla da stupirsi se in presenza di cosi tanti ingredienti la portata base potrà
risultare un pelino troppo saporita ed incolore.
Sembra di essere in presenza di una funesta riedizione di certe ammucchiate corali
molto anni settanta, lo spettro dello status di super band zampilla da
ogni nota; si ha un pò di paura al cospetto di tanto ben di Dio.
Ma in realtà di paura se ne prova poca o nulla, brividi sparsi idem.
Stacchi e pennellate rade, fioretto e sciabola, manganellate dure e secche e carezze
morbide, cosa ci manca?
Poco o niente visto che in questo sbalestrato polpettone sonoro si tenta di accostare
di tutto, jazz e sincopi hard fumiganti, andamento noir e stacchi funk, atmosfere
orrendamente fusion e più decise rasoiate avant senza neanche tralasciare
un pelo di noise a condire il tutto che fa sempre molto cool.
Non ci siamo proprio, pare di galleggiare a mezz’aria fra terra e cielo costantemente
indecisi sulla direzione da prendere, si cade quasi costantemente nel sovrarrangiato
palesemente bolso, paiono dei Colosseum senza fascino settanta, paiono
una riedizione scipita di un Davis qualsiasi dell’ultimo periodo però
in fase distratta; a tratti paiono un sol boccone di nulla.
Troppo troppo troppo, in tutti i sensi.
Favorisce l’aumento dello strato di adipe, pare un cd test per prove stereo intellettuali
e sopratutto è gelido come la morte per la passione trasmessa.
Bravi senza ombra di dubbio.
Ci hanno convinto; ma questa non è un’audizione ed il povero ascoltatore
i suoi soldini in fondo li scuce.
Rinfrescante come una doccia di sabbia nel deserto.

Voto: 5

Link correlati:www.aesthetics-usa.com