Bellini ‘Snowing Sun’

A distanza di quattro anni dall’ultimo disco degli Uzeda, e due dallo scioglimento dei Don Caballero, ecco che i protagonisti principali di quei gruppi danno vita al progetto Bellini con l’obiettivo di perpetuare i suoni che li avevano resi celebri. A dimostrazione del fatto che, in ambito creativo, le pause di riflessione regalano frutti migliori dell’iper-prolificità, “Snowing Sun” presenta fin dal primo ascolto una freschezza ispirativa e uno smalto che risaltano nel panorama rock contemporaneo. E questo nonostante lo stile sia di per sé datato, riecheggiando, oltre che Uzeda e Don Caballero, anche i protagonisti della stagione rumorista di Chicago, Jesus Lizard e Shellac in testa (manco a dirlo la registrazione è affidata a Steve Albini).
L’esperienza e la tecnica dei musicisti è evidente. In particolare Damon Che (batteria) e Agostino Tilotta (chitarra) dimostrano con questo episodio di essere tra i migliori nei rispettivi strumenti in ambito rock. Il primo pesta come un dannato sulla batteria inanellando ritmi funambolici che sanno farsi all’occorrenza eccentrici o irregolari (Patience and Passion in Brown Gloves sfoggia un accattivante ritmo in 7/4). Il secondo è altrettanto arzigogolato, ma i suoi riff e le sue scale in continua evoluzione, dal sapore vagamente jazz, si snodano fluidamente, senza dare alcuna impressione virtuosistica, ma anzi ammiccando a tratti in modo ironico all’ascoltatore, come avviene nel brano d’apertura Medusa.
A differenza della maggior parte del panorama Post e/o Math rock i Bellini suonano in modo passionale e aggressivo, lasciando la freddezza intellettuale in un angolo e ponendo in primo piano la splendida voce di Giovanna Cacciola emotivamente coinvolgente. Il bassista Mattew Taylor può sembrare un semplice gregario, ma risulta essenziale nel supportare le istanze soliste dei vari componenti del gruppo. Mattew sfoggia inoltre una straniante fisarmonica in On the Road to Roscoe Lee brano questo che, assieme a Furious (nel quale Damon Che si esibisce con una stramba oggettistica elettronica), è tra gli episodi più originali. Ma anche in questo caso le velleità intellettuali vengono lasciate da parte in favore di un approccio fisico.
A questo punto viene da sperare che il progetto Bellini esuli dal suo aspetto temporaneo e ci proponga in futuro altri brillanti episodi. Che poi il gruppo sia per metà italiano non può che essere un’ulteriore soddisfazione.

“Snowing Sun” esce il 23 settembre.

Voto: 8

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Autore: maxosini@hotmail.com