Claudio Lolli ‘Il grande freddo’

(La Tempesta Dischi/Master Music 2017)

Il nuovo disco del gande cantautore bolognese è stato realizzato grazie ad un crowfunding e per fortuna che un nutrito gruppo di appassionati abbia finanziato questo disco, perché con “Il grande freddo”, Lolli ha vinto per la prima volta la Targa Tenco, edizione 2017.
Nato dopo alcune discussioni in osteria e realizzato con alcuni membri del nucleo degli Zingari Felici: Danilo Tomasetta e Roberto Soldati, musicisti appartenenti al collettivo Autonomo Musicisti di Bologna, questo disco riprende il titolo del grande film di Kasdan del 1983, utilizzandone soprattutto il disincanto del post entusiasmo per un cambiamento sociale, come filo conduttore del disco. Tanto è vero che in 400000 colpi Lolli dichiara senza fronzoli il suo disincanto, sostenendo di non sognare più.
“Il grande freddo” è un disco nel quale traspare un grande senso di malinconia e nel quale la disillusione spinge ad un esistenzialismo avvolgente, espresso sia con i testi, sempre impeccabili e puntuali, sia con un sound che non si limita a fare da accompagnamento, dato che in più occasioni emergono sonorità vicine al blues, oltre alle tante ballate di matrice ‘Americana’.
Nonostante tanto disincanto per Lolli c’è spazio per rievocare la resistenza, riprendendo la lettera postuma di un partigiano scritta alla moglie nella poetica e romantica Sai com’è.
Il grande freddo cantato da Lolli non riguarda soltanto le speranze politiche, ma il flusso unico, senza soluzione di continuità tra, per dirla come negli anni ’70, il politico e il personale. Infatti, mai come oggi le due dimensioni sono più intrecciate come mai. Grazie Lolli, per avercelo cantato in modo ineccepibile!

Voto: 9

Vittorio Lannutti

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