Kenneth Meyer ‘Draw the Strings Tight’

(Innova Recordings 2017)

Le note ribattute di A Still More Excellent Way (composizione di James Piorkowski) aprono il lavoro di Kenneth Meyer, che raccoglie brani per chitarra sola scritti da compositori contemporanei, talvolta espressamente per l’interprete statunitense. Se il brano di Edie Hill che dà il titolo all’album non entusiasma (lo sperimentalismo può annoiare), i tre movimenti di Roses Don’t Need Perfume (di Kevin Ernste ) sorprendono al primo ascolto. La voce registrata dello scrittore uruguayano Eduardo Galeno (il titolo è una citazione, tratta da una sua intervista) introduce un raffinato esempio di manipolazione elettronica del suono della chitarra, sempre riconoscibile nell’improvviso illuminarsi degli armonici. A riannodare i fili torna più volte un dolce tema che ha come protagonisti i bassi; interessante l’uso non didascalico della tecnica della ‘campanella’ ed il lirismo degli armonici. Ma il vero cambio di passo si ha con Drei Tentos (1958) di Hans Werner Henze, unica eccezione in un repertorio altrimenti formato esclusivamente di musica ‘nuova’. Scrittura, dinamiche, logica e un disegno (in particolare nel terzo schizzo, Sohn Laios’) che seduce. Ricordanza di Jesse Jones tocca i più consueti territori della malinconia chitarristica; in Offering of the Five Senses di Nicolas Scherzinger, serie di cinque brani ispirati alla meditazione orientale sui cinque sensi, parla più la nota del libretto che la musica, estremamente rarefatta. Un bell’affaccio sulla chitarra contemporanea.

Voto: 9

Stefano Oliva

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