Erik Griswold ‘Ecstatic Descent’

(Cold Blue Music 2017)

In questa lunga composizione (40 minuti) di Erik Griswold, grappoli di note in rapida successione definiscono un brulichio di suoni sospesi in un’atmosfera onirica e leggermente inquieta. Rapide figurazioni scorrono lungo la tastiera del pianoforte – “preparato”, come voleva John Cage, con l’aggiunta di oggetti di ogni tipo, e suonato dallo stesso Griswold – dai registri più alti a quelli più gravi. Lacerti di melodie affiorano di quando in quando, marcando increspature emotive nell’incessante fluire dei suoni. Poi, a partire da circa metà del brano, il moto perpetuo inizia ad essere interrotto da pause sempre più frequenti. Il discorso si fa più rarefatto, leggero e imprevedibile: di nuovo, lo spirito Cage-iano guida il Nostro nella ricerca di una propria, personale via al Minimalismo.

Voto: 7

Filippo Focosi

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