Dobialabel Little Story

Uno sguardo sulle ultime produzioni dell’etichetta Dobialabel.

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Carcasi

grahgreen@yahoo.it

Andrea Gulli / Franco Dal Monego ‘Clanz Klang’ (Dobialabel 2013)
Esplora le capacità comunicative di un suono ricco di spazi vuoti “Clanz Klang” (non asettici, calorosi e umanizzati).
Procedendo d’insieme, senza strappi o rincorse, per una sequela di composizioni istantanee, scolpite di brillante ricerca timbrica.
Una collezione di porosi ciottoli di fiume.
Tra scansioni ritmiche rigide e incespicanti, ed un superbo gioco di processing dei battiti (in tempo reale), che ne riflette e amplia i movimenti.
Ci son poi, screpolature di laptop e scorrer di nastri in frusciante, silente avvolgimento.
Trattenuto e chiaroscurale scorrer materico, non distante, da un’evoluta visione dub.
Un processo continuo d’attivazione/sottrazione.
Abile nell’eluder ogni avvitamento/zavorra concettuale.
Per molti versi, ideale punto d’incontro, fra le sculture di suono di Andrea Dani e i rattrappimenti ciondolanti di Scorn.
Un godibile, profondo incanto, fatto di poco o nulla.
Laptop e nastri (Andrea Gulli), batteria e percussioni (Franco Dal Monego).
Bravissimi! Voto: 8

 

Peter Brötzman ‘Solo at Dobialabel’ (Dobialabel 2012)
Registrazione essenziale e non trattata, della serata di apertura della nona edizione del Dobiarteventi Festival (agosto 2010).
Cinque esplorazioni strumentali, potenti, ispirate e terribilmente fisiche (potrebbe esser altrimenti?).
Dove il maestro tedesco, se ne sbatte del rumore di fondo e del vociare circostante (vuoto e inopportuno).
Composizioni istantanee, per sax (alto e tenore), tarogato e B-flat clarinet, che si mostrano, espandono e svaniscono, prendendosi ogni istante necessario a stringer il cuore.
Nulla da aggiungere, grande performance. Voto: 7

 

JesterN ‘H Bar’ (Dobia Label 2013)
Interessante cd/dvd, quello realizzato da JesterN (Alberto Novello. Concept, composizione, real time audio-visual processing) e Paolo Pascolo (flauto e composizione).
Editaggio di una performance live, dalla complicata fase concettuale, ma di gradevole scorrimento complessivo.
Si parla di leggi probabilistiche della meccanica quantistica, paradossi ed il principio di indeterminazione di Heinsenberg.
Da far tremare i polsi ai più fragili di noi (io per primo).
Dio vuole, che il tutto si risolva, in cinque movimentazioni parallele fra elettronica ed acustica.
Con il computer (programmato seguendo i dettami di Heinsenberg), che supporta, sfrappola e dissolve, le linee di flauto di Pascolo.
Il diaframma fra le due matrici si polverizza, ed il risultato, è una sequenza di severe composizioni istantanee, fra ricerca da camera avant, intromissioni minimali di cupe sinewaves e trattenute escrescenze glitch.
Silenzi sfrigolanti, evoluzione colte, microscopici battiti (appuntiti ed in meccanica sovrapposizione, Superconductivity).
Il dvd, propone la parte visuale dell’esibizione (colorate forme geometriche in continua mutazione).
Intrigante per qualche istante, ma in verità di una certa noia.
Da seguire. Voto: 7