Upon ‘L’ombra delle formiche’


(Snowdonia Dischi/Tesla Dischi 2013)

L’accanimento ottundente del tritacarne chitarra/basso/batteria che segue l’inquietante campionamento “fantascientifico” in Formicazione (Parte I) mette subito in chiaro che il trio genovese Upon (ovvero Unsolved problems of noise) non fa artisticamente prigionieri; David Avanzini al basso e al sassofono, Matteo Orlandi al basso e alla chitarra, Mattia Prando alla batteria trasformano l’improvvisazione matematica in un massacro lento alla Melvins (Formicazione (Parte II).
In Le Pecore Elettriche Sognano gli Androidi? il sassofono di Avanzini pare accennare agli Zu (così come in All Jazz Hera), ma i liguri sono complessivamente e con gusto più jazz-(very hard) rock (sentire per credere L’ultimo grido in fatto di silenzio e il Il Diavolo A4). Certamente i lenti rintocchi dei Pink Floyd più oscuramente psichedelici sono nel loro bagaglio (cfr. Una Formica da Marciapiede), così come i virtuosismi dei King Crimson (cfr. Dromofobia (Parte I)); i liguri san sicuramente suonare (e risuonare: Dromofobia (Parte II)). Bravi.
Per contatti: uponmail@libero.it

Voto: 7

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