Vole ‘The Hillside Mechanisms’

(Babel Label 2013)

Di frenesia agile e frontale, spigolosa di corde in ingarbuglio
(post) combusto, o di angolare invettiva, che in Olanda fermenta
analoga in Ex (No Knees).
Che si disperde in
sgretolamenti, rallentamenti, dispersioni e stridori in circolo
sommesso.
Di media, irregolare e frammentata, ma coerente e di
fascino carnale, nelle sue ecchimosi da spigolatura presa piena in
corsa.
Tromba, chitarra elettrica, elettronica e batteria (Roland
Ramanan
, Roberto Sassi, dai novanta di confine dei
Cardosanto, Javier Carmona).
Non s’ammosciano in
confidenze tutto coppino e niente braccino.
Si sborda di brutto
(il godurioso gioco d’incastri e rilasci, Slow Burn).
Per
poi attestarsi nello spazio occupato, in contemplativa, fremente
attesa (Voiced Unvoiced, di livida, aerea malinconia.
Improctober e la sua metallica risacca).
Destrutturazione e
riorganizzazione, improvvisa e ben mirata.
Nulla è
casuale.
Nel frattempo, ogni singolo frammento, s’inceppa e
brucia.

Voto: 8

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