MoRkObOt

Quattro chiacchiere digitali con i MoRkObOt

 

 

 

 

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

08/05/2012: Colto sulla via del “Basso Damascato” da un’esibizione al fulmicotone intravista al Terminal Club a Macerata, il vostro Kathodik Man si è cimentato nell’impresa di contattare e intervistare questo trio di suonatori, due bassi e una batteria, veicolo di un suono proveniente da un altro mondo – mai riferimento fu così azzeccato – popolato di adoratori del noise e del funk. Lanciato l’amo con le consuete domande, si è creata la possibilità per le quattro chiacchiere digitali da fare con i MoRkObOT. A voi i risultati:

1.     Da dove viene ognuno di voi? Come avete iniziato? Come vi è venuta l’idea di formare una band?
Beh, pare che qui si stia iniziando l’intervista col piede sbagliato. Non vorremmo che tu stia pensando di intervistare un gruppo musicale. Sappi che non è così, siamo soltanto una piccola (ma agguerrita) congrega di stampo massonico.
E poi, dai, non vorrai mica costringerci anche tu a raccontare quella storia dell’alieno primordiale che si è impossessato delle menti (e degli strumenti) di tre poveri mentecatti nel bel mezzo di una palude, cambiando i loro nomi in Lin, Lan, Len (i messaggeri di MoRkObOt) e che ora li costringe a intonare rumori e note a sua immagine e somiglianza con lo spregevole fine di conquistare tutto il pianeta per debellare tutti i suoi abitanti, vero?!? Non vuoi farlo vero? No, cioè, sappi che non te lo diremo mai! Mai! Mmmaaaaiiiiii!

2.     Quali sono state le vostre influenze?
A seconda delle stagioni e delle varie annate, ci siamo imbattuti nei virus e nelle malattie più variegate. Si passa da una spensieratissima risipola, all’epatite A, alle disfunzioni ai reni, H1N1, alle fasi depressive fino ad arrivare ai più comuni raffreddori con le conseguenti ingenti perdite di muco da ogni poro.

3.     Come sono nati i vostri nickname?
Per fortuna nessuno di noi si chiama Nick. Nick è senza ombra di dubbio un nome che può riportare all’enorme universo fumettistico internazionale, ma non sarebbe affatto credibile per tre esseri supernaturali il cui compito è quello di schiacciare i miseri umani come voi per poi degustarne lentamente il frutto del frullato ottenuto dai liquidi che ne compongono gli organi vitali e genitali.

4.     Come create i vostri brani? Da qui la scelta di questa formazione particolare – due bassi e una batteria – oppure l’avevate in mente prima di presentarvi in questo set?
Non siamo noi a creare i nostri brani. A tal proposito ne approfitteremmo per ricollegarci alla risposta della tua prima domanda. Come avrai ben capito la nostra volontà non è tollerata dal crudele piano compositivo di MoRkObOt. Per quanto riguarda la formazione non crediamo sia poi così particolare. Al giorno d’oggi ci vuole più fegato a presentarsi con una formazione “classica” e fare della musica decente piuttosto che (a questo punto vorremmo aprire una parentesi sull’utilizzo della formula “piuttosto che”. Negli ultimi anni, per chissà quale oscura ragione, viene utilizzata questa formula invece della parola “oppure”. Vorremmo chiarire a tutti gli umani che “piuttosto che” e “oppure” NON hanno lo stesso significato ed è quindi errato l’utilizzo che ne viene fatto al giorno d’oggi.) rifugiarsi in malformazioni atte a deformare alcuni tipi di sonorità in vigore da più di cinquant’anni.

5.     Come mai la scelta anche del vinile oltre al classico formato in cd per le vostre produzioni?
A questo punto siamo noi a porre una domanda. Sapresti dirmi in che anno siamo? Nel 2012? Ok. Allora la risposta vien da sé. Ha senso comprare un cd che si può tranquillamente scaricare? Non è più inebriante al tatto un disco di plastica dal diametro di 12 pollici e contenuto in una custodia appositamente creata, disegnata, colorata e stampata a mano che (oltretutto) tra alcuni anni varrà più del suo attuale valore?

6.     Con chi vorreste collaborare?
Per quanto riguarda i prossimi lavori, saremmo onorati di avere finalmente un artwork realizzato da Osvaldo Paniccia. Dal punto di vista strettamente musicale, potrebbero nascere sicuramente delle idee stimolanti dalle possibili collaborazioni con Magneto, Megatron, Garaliya, Hordak e, perché no, Dj Thunderbolt.

7.     Come vedete la scena live italiana, e quella internazionale anche a livello di spazi per suonare la vostra musica?
Sappi che sei vuoi estrapolare delle nostre interiora alcuni nomi, non ci riuscirai mai! [che tra l’altro è pure stupida come risposta, siamo proprio degli scemi. Perché non approfittare di questo spazio per far pubblicità ad un sacco di gruppi che ci stanno simpatici e che sono pure bravi?! Meno male che i vari Inferno, Uochi Toki, Lili Refrain, Mombu, Ufomammut, OvO, ICO, Viscera///, Musica per Bambini e Runi (e tanti altri quanto i neuroni di memoria che abbiamo purtroppo perso nei secoli e nei secoli) in questo momento non stanno leggendo queste righe!]. Se invece vuoi sapere qualcosa sugli spazi per suonare. Mah. E’ una domanda difficile. Pensavi ad una risposta in particolare? No perché, dipende da caso per caso, gruppo per gruppo, locale per locale. L’unica cosa che abbiamo imparato fin’ora è che bisogna avere più amici possibile! (in carne e ossa, si intende, sono anche più adeguati alla ma(r)cellazione). Ci sono locali, csa, festival, case, giardini, grandi palchi o palchi rotti sui quali non avremmo mai potuto suonare se non grazie alla forza delle nostre barzellette tridimensionali. Sembra uno scherzo tutto ciò, ma sappi che non lo è.

8.     Progetti futuri?
Oh, ma lo sai che proprio in questi giorni stiamo preparando un disco nuovo? Si intitolerà MoRkObOt VS Garaliya e vedrà i messaggeri alle prese con una memorabile collaborazione con il temibile Garaliya (che poi non è altro che un terzo dei messaggeri unito allo 0,00000001428% della popolazione umana con i baffi presente sul pianeta). Per ora abbiamo già preparato 158 entusiasmantissimi “giri di basso” nuovi di zecca dei quali andiamo particolarmente fieri!
Ora ci recheremo là dove finiscono gli arcobaleni, metteremo tutto nel pentolone, aggiungeremo altrettanti “ritmi” di batteria e, una volta cotto il tutto, lo daremo in pasto allo spregevole Garaliya. Roba da leccarsi i baffi.
Che MoRkObOt ci protegga!

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