Tomaž Grom & Seijiro Murayama ‘Nepretrganost’


(Zavod Sploh / L’Innomable 2010)

Ispido e rigoroso piacere.
‘Nepretrganost’,
registrato dal vivo nel Dicembre 2009, è prova tesa, altamente
ispirata.
Siam in quella zona indefinibile, dove l’improvvisazione
di stampo jazz, perde la sua forma originaria e si tramuta in
poltiglia aerea, di molto prossima, all’elettroacustica più
radicale.
Un fitto crocevia stilistico, visionario e senza tempo
d’appartenenza.
Fra Bennink, AMM, Phil
Minton
, e la granulosità più recente di Martin
Brandlmayr
, Werner Dafeldecker, Martin Siewert,
Norbert Möslang, Günter Müller.
Stridente,
intricato, metallico, ultra minimale, sfascio ritmico emotivo,
sottile drone acustico, silenzio.
Percussioni e contrabbasso,
spettrali, ossessivi, altamente comunicativi.
Legni, metalli,
suoni parassiti, ogni microscopico frammento, un’intesa emanazione
energica.
Fra deliquio ed estrema concretezza.
Tomaž Grom
e Seijiro Murayama, scalano altezze vertiginose, senza
null’altro a disposizione che le proprie unghie.
Gran disco!

Voto: 8

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